ASCOLI – Due daspo sono stati emanati dalla questura ascolana per due giovani tifosi dell’Ascoli e del Benevento, i quali si sono resi protagonisti di altrettanti episodi sanzionabili, appunto, con tale provvedimento.
I provvedimenti
A cominciare da quanto avvenuto lo scorso 13 maggio, in occasione dello scontro playoff tra Ascoli e Benevento al Del Duca. Un gruppo di tifosi della squadra ospite, giunto in ritardo allo stadio, aveva infatti opposto resistenza agli steward, al fine di eludere le operazioni di filtraggio ed accelerare le fasi d’ingresso. Nella circostanza, un soggetto, dirigendosi verso lo steward che effettua la scansione con il palmare, lo colpì al capo con il tamburo che trasportava, per permettere l’accesso a tutto il gruppo di tifosi. La vittima, per le lesioni riportate, era stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari con una prognosi di sette giorni. A seguito delle indagini condotte dalla polizia, suffragate dai filmati girati dalla scientifica, è stato identificato un giovane domiciliato a Benevento che è stato conseguentemente deferito in stato di libertà presso la Procura d Ascoli. Nei suoi confronti è stato emesso il daspo, pertanto non potrà assistere per un anno a nessun incontro sportivo. Il secondo episodio, invece, risale allo scorso 8 ottobre, quando al Del Duca si è disputato il match tra Ascoli e Modena, valido per il campionato di serie B. Al termine dell’incontro, un sostenitore bianconero, dopo essersi travisato indossando il cappuccio di una felpa di colore nero, forzò il cordone degli addetti alla sicurezza per raggiungere la barriera di delimitazione con i tifosi del Modena. Tale azione suscitò la reazione della tifoseria avversaria, creando così un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il tifoso venne subito raggiunto da uno steward, ma riuscì a fuggire. Ora è stato identificato, grazie alle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza dello stadio, e nei suoi confronti è stato emesso un daspo della durata di cinque anni.
L’altra operazione
Nel frattempo, nel Piceno prosegue l’attività antidroga promossa dalla polizia. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, infatti, gli agenti sono riusciti a rinvenire 14 chilogrammi di hashish all’interno di un garage di un’abitazione della periferia di Ascoli. La droga, sul mercato, avrebbe potuto fruttare un guadagno di quasi 100.000 euro. Nell’operazione è stato arrestato un giovane ascolano, proprietario del garage, e denunciato in stato di libertà un altro 26enne del posto. L’arresto è stato convalidato nel tardo pomeriggio di ieri dal tribunale di Ascoli, che ha confermato per l’indagato la custodia cautelare in carcere per la gravità dei fatti.