ASCOLI – Polemiche roventi sulla gestione dei punti vaccinali pubblici ad Ascoli. Le code degli ultimi giorni che durano anche ore, hanno rinfocolato le critiche politiche tra il centrosinistra locale e la Giunta regionale di destra. Ad attaccare è ancora il Pd, soprattutto dopo la scelta dell’ente di finanziare con un milione di euro i punti distribuiti nella regione, escludendo proprio quello del capoluogo piceno (e non San Benedetto).
Restrizioni invece di aumentare il personale
Ma l’affondo del capogruppo comunale Francesco Ameli e del segretario Angelo Procaccini è a tutto campo: «Come ridurre i disagi dei cittadini e degli operatori nei centri vaccinali delle Marche? – si domandano gli esponenti Dem -. Invece di aumentare il personale dedicato si mettono restrizioni per chi deve ricevere la terza dose, con il rischio che ci saranno persone che non faranno in tempo ad avere un green pass valido. Se da un lato è giusto – aggiungono – inserire dei criteri affinché non ci sia afflusso indiscriminato ai punti vaccinali di popolazione, è inaccettabile che non venga messo ulteriore personale, anche attraverso l’ausilio di bandi straordinari per l’assunzione di figure professionali idonee».
Chiesto intervento agli assessori ascolani
Secondo Ameli e Procaccini, a due anni di distanza dall’inizio della pandemia il nuovo governo regionale non sarebbe stato in grado di rispondere in maniera adeguata alle esigenze della sanità. Ed ora lascerebbe sguarnito anche il centro vaccinale della Casa della Gioventù : «Nonostante i due assessori ascolani e nonostante i due consiglieri regionali di maggioranza, dopo le proteste del Partito Democratico Piceno, la Regione Marche con una delibera ha scelto giustamente di intervenire con dei finanziamenti per il punto vaccinale di San Benedetto, dimenticando però quello di Ascoli Piceno! Un fatto gravissimo, che testimonia la poca conoscenza delle problematiche che i tanti cittadini affrontano e dell’inadeguatezza della struttura, tanto che anche il sindaco Fioravanti aveva intenzione di individuare una sede alternativa alla Casa della Gioventù».
Gli esponenti del Pd chiedono agli assessori Castelli e Latini, di intervenire «immediatamente per modificare la delibera di giunta adottata nella giornata di ieri».