Ascoli Piceno-Fermo

Residenti in calo, ad Ascoli il dato peggiore delle Marche. Il sindaco: «Misure in campo ma faccia anche il Governo»

Molto ha influito il terremoto del 2016, che ha convinto molte famiglie a trasferirsi altrove a causa dell'inagibilità delle proprie case

ASCOLI – A pochi giorni dalla cocente delusione per non essere stata scelta come ‘capitale italiana della cultura’ per il 2024, un’altra brutta notizia riguarda Ascoli. La provincia picena, infatti, tra le cinque province marchigiane, è quella maggiormente colpita dalla diminuzione del numero di residenti. Ben l’1,3% in meno di cittadini in un anno: questo il dato che crea allarme e preoccupazione, registrato tra il 2019 e il 2020, in base alla terza edizione del censimento permanente della popolazione, i cui numeri sono stati diffusi proprio in questi giorni.

I numeri

La diminuzione di residenti, in realtà, ha riguardato l’intera regione, con circa 14mila abitanti in meno rispetto al 2019. Ascoli, però, è la provincia con il calo più significativo, quindi la ‘maglia nera’ delle Marche. Inoltre, tra il 2019 e il 2020 sono stati 201 i comuni marchigiani dove la popolazione è diminuita e in valore assoluto le perdite più consistenti hanno riguardato proprio il comune di Ascoli, con un calo di circa 850 residenti, seguito dai comuni di Fabriano (844 residenti in meno) e Pesaro (836 residenti in meno).

Le cause

Diverse le cause che hanno determinato tale diminuzione di residenti nel Piceno. A cominciare dal fatto che è sceso il tasso di natalità. Molto, poi, ha influito anche il terremoto del 2016, che ha portato molte famiglie a trasferirsi altrove a seguito del fatto che le proprie abitazioni erano state rese inagibili dalle scosse. Insomma, ora occorre agire per fare in modo di richiamare sempre più persone a vivere in provincia, magari attraverso delle apposite politiche promosse dalle varie amministrazioni comunali del Piceno.

Il sindaco

«Come Comune, per frenare questo processo, stiamo mettendo in campo più di quello che possiamo – spiega il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti -. Ad esempio, l’abbattimento della Tari per le persone che portano la residenza sul nostro territorio. Stiamo anche studiando altri incentivi, ma quelli maggiori sono il basso prezzo delle case e le opportunità di lavoro sui quali il Comune è inerme. Speriamo che anche il Governo intervenga con misure ad hoc per rilanciare i piccoli centri come il nostro».