ARQUATA DEL TRONTO – Sorge su uno sperone di roccia arenaria, a quasi mille metri di altitudine, e si trova lì dall’epoca Rinascimentale. Ma come spesso accade in questi casi, la sua edificazione potrebbe essere avvenuta su un sito già oggetto di precedenti culti. La chiesa intitolata a San Silvestro Papa è collocata a pochi centinaia di metri dall’abitato di Colle, frazione di Arquata del Tronto posta in una posizione particolare, al confine tra tre regioni: Marche, Abruzzo e Lazio.
Il progetto
A causa del sisma del 2016, la chiesetta coi suoi tesori ha riportato pesantissimi danni, che saranno oggetto di riparazione grazie a un contributo di oltre un milione di euro. Allo stato attuale, l’iter burocratico e amministrativo è arrivato ad una fase importante, datosi che si stanno approntando i termini per l’indizione della gara di affidamento dei lavori. L’intervento che partirà a breve punta quindi a restituire al territorio, tra quelli maggiormente feriti dal terremoto, uno dei suoi manufatti più suggestivi. Nello specifico, il progetto prevede azioni su murature, copertura (quella esistente verrà smantellata e ricostruita in legno), fondazioni, archi e piedritti, pareti interne e facciate esterne. La campana, rimossa dopo le scosse, è custodita nel deposito dei beni ecclesiali della diocesi di Ascoli: durante i lavori verrà ricollocata nell’ubicazione originale. Passaggio obbligato e nodale è anche quello relativo al restauro degli apparati decorativi, tra cui alcuni meravigliosi affreschi che risultano in avanzato stato di degrado, compresi quelli presenti nella zona presbiteriale ad opera di Dionisio Cappelli, pittore molto attivo all’inizio del sedicesimo secolo in questa parte di Appennino. Ce n’è uno, alle spalle dell’altare, che raffigura un San Silvestro Papa benedicente con drago seduto sul trono pontificale, con affianco San Paolo, San Pietro, Santa Caterina e una Madonna che allatta.