Ascoli Piceno-Fermo

Ricostruzione e campagna elettorale, le associazioni di Arquata: «No alle strumentalizzazioni e non si tocchi Legnini»

In questi giorni, che portano al voto di domenica, quasi tutti i candidati parlano di post sisma nei propri comizi

La frazione di Pescara del Tronto, ad Arquata, rasa al suolo dal terremoto del 2016

ARQUATA DEL TRONTO – Le elezioni politiche, in programma domenica, sono ormai vicine. E, in questa campagna elettorale, quasi tutti gli esponenti politici, nelle Marche, si appellano alla ricostruzione post sisma. Una mossa che, evidentemente, non sta piacendo alle associazioni di Arquata, la maggior parte delle quali annovera tra i propri iscritti anche alcuni parenti delle vittime del terribile sisma del 24 agosto 2016. Alcuni candidati, in questi giorni, hanno addirittura messo in discussione l’operato del commissario Giovanni Legnini. E, per questo motivo, le associazioni dei terremotati hanno deciso di scrivere una lettera per difenderlo in relazione alle ipotesi, circolate nei giorni scorsi, di non rinnovo del mandato, in scadenza a dicembre.

La lettera

«Se anche una sola di queste ipotesi diventasse realtà, il futuro della ricostruzione sarebbe irreparabilmente compromesso – sostengono le associazioni -. La gestione Legnini ha interrotto quattro anni di paralisi, mettendo in campo un inestimabile patrimonio di competenza, energia, trasparenza, ricerca di concertazione con le comunità colpite. Ora sentiamo dire che ci si vorrebbe disfare di tutto questo, in vista di un quanto mai fumoso ‘passaggio di competenze alle Regioni’. Ma nessun nuovo corso e nessun passaggio di competenze, eventualmente attuabile molto più in là, può giustificare oggi un incomprensibile benservito a chi ha dimostrato di saper lavorare nell’interesse di tutto il cratere, fuori da ogni logica di partito e mostrando capacità preziose di coordinamento e ascolto dei diversi attori in campo: istituzioni nazionali e locali, tecnici, imprese, associazioni e comitati di terremotati, singoli cittadini».