Ascoli Piceno-Fermo

Ricostruzione, incontro tra comuni del cratere, Legnini e Mangialardi: «Semplificazione e responsabilità»

Il Commissario Straordinario ha sottolineato ancora una volta che non ci sarà nessun doppio cratere. Il presidente Anci Marche: «Ci sono le condizioni finalmente per la ricostruzione pubblica e privata»

Maurizio Mangialardi e Giovanni Legnini (foto precedente all'emergenza Covid-19)

«Semplificazione, responsabilità, ripresa della ricostruzione pubblica e privata». Sono i pilastri grazie ai quali, secondo il presidente Anci Marche Maurizio Mangialardi, sarà possibile guardare al futuro con ottimismo dopo i proficui incontri avuti in questi giorni con i primi cittadini dei 138 comuni colpiti dal sisma del 2016 – di cui 82 marchigiani – e il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.

«Ci sono le condizioni dopo una fase di stallo inaccettabile per procedere velocemente sul sentiero che il Commissario Legnini, nonostante si sia insediato proprio nei giorni in cui l’Italia si fermava per l’emergenza Coronavirus, non ha smesso di tracciare e di percorrere e che stiamo condividendo in sede di coordinamento delle Anci terremotate» ha specificato Mangialardi.

Il Commissario Legnini nei giorni scorsi – dopo la firma di quattro nuove e importanti ordinanze, tra cui quella “madre” – aveva anche sbloccato altri 40 milioni di contributi per il “doppio cratere” dando il via libera ai contributi pubblici maggiorati per le abitazioni, circa 5 mila, tutte in Abruzzo, che hanno subito il doppio terremoto, quello del 2009 e del 2016.  Il provvedimento sblocca un maggior contributo alla ricostruzione stimato in circa 400 milioni per circa mille aggregati immobiliari complessi, con l’erogazione di una prima tranche delle anticipazioni da parte del Commissario Legnini agli Uffici speciali di circa 40 milioni. Dall’esperienza aquilana potranno essere tratte indicazioni utili per la ricostruzione del cratere nel Centro Italia per l’utilizzo delle banche dati, il sistema di monitoraggio degli interventi e della spesa, il tracciamento delle macerie da smaltire, i Piani straordinari di ricostruzione che, sebbene in forma diversa dal passato, potranno essere attuati nei comuni più colpiti del cratere 2016.

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Legnini, nel corso degli incontri con Anci Marche e i sindaci dei comuni terremotati, ha sottolineato nuovamente l’importanza del fatto che «i molti attori istituzionali e sociali coinvolti in questo percorso facciano la propria parte. Il ruolo del Commissario – ha ricordato – è essenzialmente un ruolo di coordinamento perché il legislatore ha voluto un modello plurale, che coinvolge il Commissario, i comuni, le Regioni, gli Uffici speciali, ed è molto complesso. Il potere normativo di cui dispone il Commissario deve essere esercitato con ponderazione emanando disposizioni chiare e soprattutto attuabili, facendo in modo che le esigenze dei territori siano rappresentate». Il Commissario ha fatto anche il punto sul lavoro di queste settimane improntato a rafforzate la struttura con l’assunzione di nuovi dirigenti, la costituzione dell’ufficio giuridico e lo sviluppo delle funzioni a servizio dei professionisti. 

«Abbiamo già preso e comunicato decisioni importanti sulla ricostruzione privata, e mi riferisco in particolare all’ordinanza n.100 sulla semplificazione delle procedure che definisce tempi certi e molto più brevi per l’esame delle richieste di contributo, e stabilisce con esattezza i ruoli dei comuni, dei professionisti, degli Uffici speciali della Ricostruzione e delle Conferenze regionali per i casi più complessi» ha spiegato Legnini che poi ha nuovamente sottolineato – in riferimento all’ordinanza che individua i comuni maggiormente colpiti – il fatto che «non ci sarà nessun doppio cratere. I piani (straordinari di ricostruzione, ndr.) non sono uno strumento urbanistico ma potranno prevedere delle deroghe per consentire di ricostruire i centri più distrutti, cosa che altrimenti non sarebbe possibile. Il primo elenco è stato stilato sulla base delle proposte delle quattro Regioni. Ce ne sarà un secondo che potrà comprendere anche solo porzioni, quartieri o frazioni di comuni».

Legnini infine si è rivolto al Governo. «Ho trasmesso una sintesi di norme condivise con l’Anci riassunte in quattro grandi temi. Forte accelerazione e poteri in deroga sulla ricostruzione pubblica, con poteri straordinari al Commissario per intervenire quando le opere si bloccano per motivi complessi; miglioramento della normativa sulla ricostruzione privata; una norma che renda strutturali le risorse da destinare allo sviluppo dell’economia, turismo, cultura del territorio e infine il rafforzamento del personale, con altre 200 assunzioni e la stabilizzazione di quello esistente» ha concluso.