ASCOLI – Nel Piceno e nel Fermano, dopo la recente emanazione delle misure relative al nuovo prezzario del sisma, riparte la ricostruzione post terremoto. In modo concreto. L’aumento dei costi, infatti, stava paralizzando i cantieri, bloccando gli iter progettuali, ma adesso si può guardare ai prossimi mesi con fiducia. A garantirlo è l’assessore regionale Guido Castelli. «La Regione si è molto battuta in cabina di coordinamento affinché all’aumento dei prezzi si affiancasse un contestuale aumento del contributo parametrico per i cittadini terremotati, il tutto per evitare che fossero proprio loro a pagare l’effetto dei rincari – spiega Castelli -. Molte opere lesionate dal terremoto del 2016, poi, si erano arenate con gare deserte a causa dei rincari del mercato. Oggi invece siamo in grado di sbloccare l’avvio di quei cantieri, sostenendo le imprese con ribassi di gara remunerativi e garantendo condizioni vantaggiose nella partecipazione alle gare».
Gli interventi
Per quanto riguarda i singoli progetti, cantieri aperti a Force per il miglioramento sismico del Villino Verrucci (391.000 euro), e lavori in fase di ultimazione per il cimitero di Lapedona (209.900 euro). Lavori terminati a Massa Fermana, per la riparazione dei danni al Palazzo dell’Orologio (38.793 euro), e in fase di ultimazione quelli che permetteranno il ripristino dell’agibilità al Palazzo Municipale di Cupra Marittima (992.000 euro). Al traguardo anche il completamento delle opere emergenziali e l’urbanizzazione dell’area commerciale di Montegallo (215.000 euro). La nuova costruzione che ospiterà l’ospedale di Amandola (18.800.000 euro), infine, procede spedita essendo arrivata al 40 per cento del lavoro totale. In procinto di partire, poi, ci sono alcune interventi relativi ai cimiteri nel territorio di Arquata: Capodacqua (640.000 euro), Pescara del Tronto (660.000 euro), Vezzano (300.000 euro) per i quali è possibile fin da ora l’indizione della gara dei lavori. Il cimitero di Pretare (700.000 euro), invece, dopo l’approvazione in conferenza dei servizi si appresta all’ultima fase progettuale. «Ad oggi Comuni e Province stanno portando avanti con grande determinazione la fase di appalto e, laddove in corso, gli stessi procedono speditamente – aggiunge Castelli -. Il tutto grazie anche alla fattiva collaborazione dimostrata nei diversi passaggi autorizzativi dai tecnici dell’ufficio speciale della ricostruzione, oltre a garantire la giusta liquidità alle imprese in corrispondenza di ogni Sal maturato. Nella fase più delicata di un’opera, quale la sua esecuzione, la Regione continua a supportare in prima linea i soggetti attuatori con il monitoraggio e la celerità degli atti e dei pagamenti».
Edifici di culto
Per i seguenti interventi sugli edifici di culto ricompresi nell’ordinanza 105/2020, è possibile procedere con l’espletamento della gara d’appalto e l’aggiudicazione dei lavori dato che sono già stati emessi i decreti di concessione del contributo: chiesa di San Martino a Falciano di Acquasanta Terme (250.000 euro), chiesa di San Vittore ad Ascoli (500.000 euro), chiesa San Lorenzo ad Ascoli (310.000 euro) e, sempre nel capoluogo, la chiesa di San Pietro (100.000 euro). Nel fermano, invece, passi avanti per la chiesa di Santa Maria della Meta di Amandola (200.000 euro), la chiesa di San Francesco di Monsampietro Morico (505.000 euro) e la chiesa di San Pietro di Montefalcone Appennino (550.000 euro), nonché la chiesa della Misericordia di Fermo (597.807 euro).
Le altre opere
Decreto di concessione del contributo, e stessa situazione, anche per queste opere pubbliche ubicate a Monsampolo del Tronto (Mura medievali, 269.400 euro), Roccafluvione (Ex scuola infanzia – attività socio culturali 350.000 euro), Monte Giberto (Torretta medievale 187.000 euro), Monte Rinaldo (Museo archeologico, 230.000 euro), Monte Vidon Corrado (Cimitero comunale, 300.000 euro), Montegranaro (Palazzo comunale, 2.357.400 euro), Santa Vittoria in Matenano (Palazzo municipale, 174.000 euro), Servigliano (Asilo nido e centro socio-educativo riabilitativo, 1.980.000 euro), Monteprandone (Palazzo comunale, biblioteca ed archivio storico, 1.700.000 euro), Roccafluvione (Cimitero Marsia, 290.000 euro), Monsampietro Morico (Palazzo storico misto pubblico-privato, 710.000 euro), Monte Vidon Corrado (Chiesa Madonna del Carmine, 72.000 euro) e Servigliano (Municipio, 600.000 euro).