Ascoli Piceno-Fermo

Riduzione dei posti letto all’ospedale di Amandola, in subbuglio anche il Piceno

Il sindaco di Comunanza promette di farsi sentire: «I nostri cittadini non possono essere considerati di Serie B»

I sindaci di Amandola e Comunanza: da sinistra Adolfo Marinangeli e Domenico Sacconi

ASCOLI – Il neosindaco del borgo piceno di Comunanza, Domenico Sacconi, è già al lavoro per il suo territorio e per riallacciare i rapporti con i comuni limitrofi. E proprio insieme ad uno di questi, Amandola, che fa parte della provincia fermana ma che confina proprio con Comunanza, sta provando a sovvertire una decisione alquanto discutibile dell’Ast di Fermo. Nello specifico, l’azienda sanitaria, tramite un proprio atto, avrebbe deciso di ridurre i posti letto del reparto di medicina dell’ospedale amandolese. Decisione che non ha lasciato indifferente il sindaco Adolfo Marinangeli, il quale ha ritenuto inammissibile tale scelta e ha lanciato una richiesta di sostegno rivolta a tutti i sindaci della zona.

La battaglia

L’appello, per l’appunto, è stato accolto dal sindaco di Comunanza che, nelle ultime ore, ha contattato in prima persona alcuni responsabili della sanità regionale. «Una scelta altamente lesiva non solo della comunità che amministro, ma anche di tutte le aree della zona montana – spiega Sacconi -. Nel mutato contesto demografico ed epidemiologico nel quale ci troviamo, infatti, tale decisione contrasta sia con le promesse fatte finora alle nostre comunità sia con i principi cardine di prossimità, innovazione ed uguaglianza che guidano la ‘Missione Salute’ del Pnrr». Il sindaco prosegue elencando le possibili problematiche che potranno sorgere. «Le conseguenze di questa scelta sono tanto ovvie quanto drammatiche – sottolinea Sacconi -. Si arriverebbe ad avere un aumento dell’insicurezza e dei rischi in situazioni emergenziali, una diminuzione del capitale umano ed una maggiore esposizione allo spopolamento. Tale decisione è una chiara discriminazione nei confronti dei nostri cittadini, evidentemente considerati di serie B in ambito sanitario. Ribadisco il mio più convinto supporto all’appello presentato dal collega Marinangeli – conclude il sindaco comunanzese – e mi unisco alla richiesta di riesame della decisione in materia di riduzione dei posti letto. Rimaniamo pronti a difendere i diritti dei nostri cittadini».

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