ASCOLI – Raccontare un dramma, come quello vissuto in occasione del terremoto che il 24 agosto del 2016 colpì il centro Italia, con la voglia di sorridere e di ironizzare. Senza mai dimenticare, però, la sofferenza affrontata e le tante difficoltà che ancora ci sono nel percorso di ricostruzione.
La testimonianza
Durante la puntata, Alexandra Filotei ha letteralmente stregato la giuria, facendo commuovere anche il pubblico, che poi si è alzato in piedi per tributarle una vera e propria standing ovation. A causa del terremoto, la donna ha perso la madre Ada e il papà Marino, ma non ha perso la voglia di vivere, di regalare sorrisi a tutti e di andare avanti. «Ricordo che mamma ci ha praticamente salutati intuendo che non ce l’avrebbe fatta – racconta Alexandra -. Sentivo le voci dei soccorritori, ma non riuscivo a rispondere a loro per cui pensavano che lì sotto fossero tutti morti o non c’era nessuno. Sono passate ore interminabili in cui alternavo lucidità a incoscienza. La mia fortuna è stata mio padre, ha emesso un urlo proprio mentre passavano di nuovo i pompieri che quella volta l’hanno sentito. Così, mi hanno salvata». Lo spettacolo di Alexandra Filotei verrà presentato presto anche in alcuni teatri marchigiani, dopo che il video della sua esibizione a ‘Italia’s got talent’ ha fatto il giro del web.
L’incontro
Nei giorni scorsi, l’attrice è stata incontrata anche dal commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli. «Alexandra, nel suo spettacolo, è stata in grado di descrivere con il sorriso, in modo autoironico e anticonvenzionale, la sua tremenda esperienza. Perché Alexandra è una sopravvissuta – commenta Castelli -. Abbiamo parlato della sua vicenda, di come e perché abbia deciso di portare in scena, con grande coraggio e bravura, la sua storia trasformandola in uno spettacolo nella quale dramma e commedia, sorriso e pianto, si fondono mirabilmente. Alexandra incolla lo spettatore alla poltrona, tocca in profondità le corde di chi l’ascolta ‘costringendolo’ a sentire il valore della vita, il dono più bello e prezioso che abbiamo. Il terremoto, l’abisso e la rinascita come nessuno lo aveva mai raccontato prima. Vedere il suo spettacolo sarebbe di insegnamento per molti. Se non per tutti».