ASCOLI PICENO – Oggi prima campanella anche per gli studenti e gli alunni di Ascoli. Ad accogliere i ragazzi e i bambini delle scuole primarie e secondarie i docenti e il personale addetto ed amministrativo. Grazie alla lunga preparazione organizzativa mirata alla prevenzione dei rischi da covid e al rispetto delle norme vigenti, l’avvio delle lezioni è risultato per la maggior parte regolare. La piattaforma ministeriale che segnala i dipendenti non vaccinati, ha contributo alla partenza senza intoppi della nuova stagione scolastica.
La mascherina per ore è il disagio più grande
Al liceo scientifico Orsini, oltre 900 studenti complessivi non si creati problemi né durante l’ingresso alle aule né durante le ore di lezione in presenza, dopo il blocco covid. «Non siamo più abituati ad indossare la mascherina per molto tempo – hanno detto alcuni ragazzi iscritti al secondo anno, al termine della prima giornata – ma per il resto siamo contenti di essere tornati in classe».
Alcuni studenti risultano vaccinati con la prima dose mentre altri hanno completato il percorso. Ma sono ancora molti quelli che hanno svolto la vaccinazione, anche se è da ricordare che la provincia di Ascoli risulta quelle con il maggior numero di giovani vaccinati in tutte le Marche.
Al liceo Orsini tre classi a lezione in un altro plesso
Sempre al liceo Orsini, una funzionaria ha spiegato che per rispettare le disposizioni sulla distanza, sono state ampliate le aule a disposizioni di docenti e studenti, e tre classi sono state trasferite nel vicino edificio dell’Istituto tecnico industriale. Nessun forfait da parte di insegnanti e personale amministrativo: dunque tutto sembra partito nel migliore dei modi.
Niente test per i più piccoli per mancanza di autorizzazioni
Problematiche particolari non si segnalano negli altri istituti della città – quattro sono quelli Comprensivi – anche se c’è il caso dei test salivari non attuati presso la scuola Primaria di via Speranza, appartenente all’Istituto comprensivo Luciani. La scuola era una di quelle scelte nel Piceno per svolgere questi test tra gli alunni, sempre in funzione di prevenzione dal rischio covid.
Ma solo questa mattina, ci si è accorti che mancava un elemento fondamentale per attuare la procedura: l’autorizzazione da parte dei genitori dei bambini. «Non sappiamo di chi sia la responsabilità di quanto accaduto – spiegano dal plesso in questione – ma è probabile che non vi sia stato un coordinamento tra i vari organismi che dovevano svolgere i test. Non è chiaro se l’operazione verrà realizzata nei prossimi giorni».