ACQUAVIVA PICENA – Tutto è bene quel che finisce bene. Si è risolta positivamente la vicenda del 37enne di Acquaviva Picena del quale si erano perse le tracce venerdì pomeriggio (16 settembre). Il ragazzo, Alessio Palanca, era uscito di casa senza farvi più ritorno. Immediatamente, erano scattate le ricerche da parte delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, dopo la segnalazione fatta dai genitori del giovane. Decisivo, per il ritrovamento dell’uomo, anche il contributo offerto dal soccorso alpino.
Il salvataggio
Alessio è stato ritrovato vivo, e questo è ciò che conta. Si era rifugiato in una zona di fitta vegetazione che si trova sul versate est dell’ex hotel Abbadetta, che è chiuso da alcuni anni. Un luogo non molto distante dalla sua abitazione di via Cavour, ma comunque difficilmente raggiungibile. Il personale del 118, dopo averlo soccorso, lo ha trasportato all’ospedale di Ancona, per gli accertamenti del caso. Il trasferimento è avvenuto con l’eliambulanza che è atterrata nel campo sportivo di Acquaviva. Non sono chiari, ancora, i motivi che hanno portato il giovane ad allontanarsi e non far rientro a casa. Ciò che conta, però, è che stia bene, dopo due giorni nei quali la popolazione di Acquaviva era davvero in ansia. «A nome della comunità ringraziamo il comando locale dei carabinieri – spiega il sindaco di Acquaviva, Sante Infriccioli -. Con la loro sagacia, infatti, le forze dell’ordine hanno contribuito al ritrovamento. Un grazie di cuore ai vigili del fuoco, alla squadra del soccorso alpino e alle squadre della protezione civile che hanno collaborato, con i volontari del paese, alle ricerche. Un grazie particolare a Teresa Chiappini, Nazzareno Lupi, Serafino Pasqualini e Nazzareno Mozzoni che, in questi giorni, si sono alternati nelle operazioni di ricerca. Ora non resta che augurare al nostro concittadino di rimettersi presto e al meglio».