Ascoli Piceno-Fermo

«Salviamo la gatta della signora Maurella»: l’appello dell’Enpa dopo l’omicidio avvenuto a San Benedetto

L'associazione chiede al pm di poter intervenire per prendersi cura dell'animale che era di proprietà della vittima

Il luogo dell'omicidio a San Benedetto, foto d'archivio

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Poco più di una settimana fa la comunità di San Benedetto del Tronto venne sconvolta dall’omicidio della 79enne Maria Teresa Maurella, a seguito del quale venne arrestata la 48enne Daniela Multari, figlia della donna e rea confessa. Nel convalidare l’arresto, il giudice Matteo Di Battista aveva confermato la misura cautelare della custodia provvisoria presso il reparto di psichiatria dell’ospedale Madonna del Soccorso. Intanto, però, un’altra brutta notizia riguarda altre due vittime inconsapevoli della vicenda, ovvero i due gatti che la vittima e la figlia tenevano in casa. Nessuno dei due è stato individuato il giorno dell’omicidio, durante i sopralluoghi. Su insistenze dell’Enpa (l’ente nazionale per la protezione animali), sono stati svolti altri sopralluoghi nell’abitazione e uno dei due è stato trovato morto. L’altro animale, invece, non è stato trovato. L’Enpa insiste per poter accedere all’immobile prima che sia troppo tardi, sostenendo che i gatti andrebbero fatti uscire allo scoperto con tecniche particolari. Il problema, però, è che l’abitazione è ancora sotto sequestro giudiziario.

L’appello

«Non conosciamo perfettamente la dinamica: chi sosteneva che le gatte fossero fuggite, chi sosteneva si fossero nascoste – scrive l’Enpa -. Nessuno ha verificato, ma era vera la seconda. Le associazioni del posto si sono fatte in quattro da allora. Si era adoperato con i propri mezzi a distanza anche il movimento animalista di Aversa, tramite una volontaria. Abbiamo chiesto immediatamente al pm di permettere ai volontari l’accesso all’abitazione per recuperare la seconda gatta. Non abbiamo notizie, non abbiamo risposte, i giorni passano, una gatta è morta, una è praticamente murata viva, dentro, in una casa sotto sequestro. C’è una legge penale per situazioni del genere ma l’inceppo è che lo stesso Stato che dovrebbe farla rispettare si macchia di un crimine così inquietante. Sono due i morti in quella casa, sono due gli omicidi: la signora Maurella e la gatta, ad opera delle forze che dovevano fare rispettare la legge. Speriamo non arriviamo al terzo morto. Sono passati già sette giorni».