ASCOLI- Terza corsia per l’A14 nella zona sud delle Marche, o nuovo asse autostradale arretrato da Pedaso a San Benedetto? La società Autostrade ha deliberato l’avvio di uno studio di prefattibilità per entrambe le soluzioni tecniche, con l’obiettivo di superare i problemi cronici della viabilità nella zona picena. Che si ripetono ad ogni estate e si aggravano subito in caso di incidenti, soprattutto nel tratto delle gallerie. È quanto è emerso ieri sera al termine dell’incontro svoltosi a San Benedetto tra la Giunta regionale e molti sindaci del territorio sia Ascolano che Fermano.
L’arretramento dell’asse una alternativa possibile
Anche se dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, è apparsa chiara la propensione dell’ente per la seconda prospettiva, perchè quella della terza corsia – se non tra Porto S.Elpidio e Pedaso- appare di più difficile realizzazione pratica. «Autostrade valuterà nel concreto entrambi i progetti, studiando anche il rapporto costi-benefici per il territorio – ha detto il Governatore – ma è evidente che una scelta diversa dalla terza corsia potrebbe rappresentare un’alternativa valida, considerando che l’attuale asse diventerebbe una infrastruttura da utilizzare per la viabilità ordinaria e cittadina, nella zona a sud di Grottammare».
Un problema per l’intera dorsale adriatica
Naturalmente per Acquaroli e per gli altri esponenti della Giunta presenti al confronto – Baldelli, Castelli, Latini – tutto dovrà essere studiato e condiviso con i Comuni delle due province, evitando le tensioni che ci sono state nel passato tra diverse aree delle Marche. E tutto questo nell’ambito di un confronto con Ministero e società Autostrade che deve far comprendere come l’imbuto che si crea ogni volta nel sud della regione, è un danno che subisce l’intera dorsale adriatica, non sole l’Ascolano o la regione.
Autostrade da maggio in mano pubblica
A favorire questo percorso, dovrebbe esserci il fatto che Autostrade nel maggio 2021 è tornata ad essere in mano pubblica – 88% della Cassa depositi e prestiti – e non più privato. «Una novità di fondamentale rilevanza – ha sostenuto l’assessore al bilancio Guido Castelli – che cambia notevolmente le prospettive del rapporto tra Governo ed enti locali delle Marche, considerando che ancora al gennaio di quest’anno nonostante gli annunci dell’ex ministro De Micheli ( 1,3 miliardi mai stanziati) , nel piano di Autostrade non esisteva alcuno studio per la terza corsia dell’A14».
Negli ultimi mesi i ripetuti incontri di Acquaroli e dell’assessore Baldelli con il Ministero e la stessa società di gestione, hanno almeno sbloccato questa possibilità, rilanciando almeno sulla carta i progetti tecnici preliminari per le soluzioni più adeguate, e necessarie per affrontare le criticità storiche del tratto A14 a sud di Pedaso.
Lavori di adeguamento sospesi ma la Regione chiede condivisione del cronoprogramma
Resta nel frattempo il problema aperto dei lavori che Autostrade ha messo in campo adeguare l’asse locale alle nuove normative. Su pressione della Regione e degli altri enti i cantieri sono stati sospesi almeno fino ad agosto, ma ad autunno la questione si ripresenterà. Per questo Acquaroli e la Giunta hanno chiesto di condividere almeno il cronoprogramma dei lavori, evitando che si ricreino ancora le condizioni ingestibili per il traffico ad ogni incidente e chiusura dei caselli locali.
C’è da augurarsi che questo accada veramente, anche perchè i sindaci della zona non hanno le risorse per affrontare le emergenze con gli organici attuali delle polizie municipali. Al confronto con gli amministratori locali del territorio, svoltosi alla Palazzina Azzurra, e coordinato dal primo cittadino di San Benedetto Pasqualino Piunti, hanno partecipato anche i Prefetti di Ascoli e Fermo, Carlo de Rogatis e Vincenza Filippi.