SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Visita speciale, alla capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, da parte del prefetto di Ascoli, Carlo De Rogatis. Diversi i temi trattati nel corso dell’incontro, per fare il punto della situazione dell’area portuale sambenedettese e delle tempistiche degli interventi già avviati, primo fra tutti il dragaggio del porto. Un percorso lungo, e sempre condiviso con la prefettura, che si pone l’obiettivo di ridare piena operatività all’intero sorgitore, garantendo sostenibilità e sicurezza del territorio.
L’obiettivo
Accolto dal capo del compartimento marittimo, il capitano di fregata Alessandra Di Maglio, il prefetto è imbarcato sulla motovedetta per osservare da vicino le operazioni di dragaggio. Dopo averne attentamente seguito gli sviluppi dell’iter amministrativo, infatti, il Prefetto ha potuto constatare ciò che egli stesso ha definito «l’essenziale passo per il ripristino delle condizioni di sicurezza della navigazione. Che, tradotto, equivale al rispristino del funzionamento dell’intero porto». Basti pensare che dopo un lungo periodo di 15 anni, all’incirca un mese fa è iniziato il dragaggio del porto di San Benedetto del Tronto. Operazioni, queste, che si protrarranno per i prossimi mesi e per le quali si rende obbligatoria, se non addirittura indispensabile, la costante supervisione della guardia costiera. Rientrati a terra, il comandante Di Maglio ha illustrato al prefetto lo stato di avanzamento dell’istruttoria per l’autorizzazione all’affidamento di un’area portuale ove realizzare la nuova sede del commissariato di Polizia.
Il saluto
Infine, un focus sull’attività condotta dalle donne e dagli uomini della guardia costiera picena durante la stagione balneare. «La prego di far giungere, comandante, a tutto il suo personale il mio pieno e totale compiacimento per l’operato svolto quotidianamente – ha dichiarato il prefetto -. Soprattutto nel recente passato. Ho totalmente condiviso l’attività della capitaneria di porto di San Benedetto per garantire il mantenimento del servizio di salvamento presso le strutture balneari presenti sul territorio. La sua azione di comando e la tenacia mostrata ha rafforzato e suffragato la posizione di garanzia che riveste il comandante della capitaneria. Il non aver derogato alla sicurezza ha permesso di assicurare alla collettività un ambiente marittimo sicuro e protetto».