SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Potenziare i servizi offerti dal porto di San Benedetto per garantire benefici concreti ad associazioni, imprese del comparto nautico e turisti. Sono questi gli obiettivi che la Cna picena, il circolo nautico sambenedettese, il ‘Consorzio Nuovo Porto’ e la Lega Navale intendono raggiungere attraverso il progetto di recupero e valorizzazione di una darsena del porto presentato oggi (mercoledì 4 ottobre) all’amministrazione comunale rivierasca. Da ormai diversi anni a questa parte, infatti, la darsena in questione (posizionata a cavallo tra la darsena turistica e il porto peschereccio) non è nelle condizioni di poter essere sfruttata al meglio per via di un’esposizione al vento, alle intemperie e alle onde del mare che la rendono poco sicura, come testimoniato dai numerosi affondamenti che si sono succeduti negli anni.
L’intervento
In questo senso, l’autorizzazione all’utilizzo ragionevolmente concessa solo nei mesi estivi costituisce ad oggi un notevole limite per le potenzialità di una banchina di circa 300 metri, che la Cna di Ascoli e le associazioni coinvolte propongono di mettere in sicurezza per favorire lo sviluppo di alcuni settori chiave del bacino portuale sambenedettese. Per questa ragione, attraverso un progetto messo a punto e illustrato dall’architetto, nonché vicepresidente del circolo nautico sambenedettese, Laura Cennini, i promotori dell’iniziativa intendono dar vita a una vera e propria darsena all’interno del porto, valorizzando una banchina da destinare a settori emergenti come la cantieristica, la nautica da diporto e il diporto professionale, con il noleggio e la locazione di imbarcazioni. Un’operazione peraltro perfettamente in linea con i principi ispiratori del Piano regolatore di sistema portuale del Medio Adriatico, condiviso dall’amministrazione regionale, l’Autorità di sistema portuale e il Comune di San Benedetto, per il porto cittadino, finalizzato a mettere in evidenza le potenzialità della cantieristica e del settore turistico, rappresentato in ambito portuale dalla nautica da diporto e dai servizi di charter nautico.
L’obiettivo
«Una città balneare deve poter offrire un’adeguata accoglienza alle barche del diporto, ampliando l’offerta turistica e offrendo alle realtà attive nel porto l’opportunità di sfruttare al meglio uno spazio così importante – hanno spiegato Giulio Piergallini e Irene Cicchiello, rispettivamente presidente e responsabile Cna nautica -. In questi giorni stiamo assistendo a un continuo ricambio di barche da 25 e 30 metri in banchina lavori e, con ulteriore spazio a disposizione, le imprese della cantieristica potrebbero accogliere ulteriori clienti. Allo stesso modo, ognuno dei partner del progetto vede nella darsena una preziosa opportunità di crescita, che attraverso il recupero di uno spazio oggi inutilizzato consentirà di soddisfare le esigenze espresse dai propri associati senza compromettere in alcun modo l’operatività e gli spazi tradizionalmente riservati alla pesca».
Il sindaco
A qualche giorno di distanza dall’avvio delle operazioni di dragaggio, per il porto di San Benedetto si spalancano ora ulteriori prospettive di sviluppo, per il bene della città e dei suoi operatori. «Ringrazio le realtà e le persone che hanno presentato un progetto che potrà giovare ulteriormente alle potenzialità turistiche e della cantieristica della città, portando notevoli benefici economici – ha proseguito il sindaco Antonio Spazzafumo, presente in conferenza stampa insieme all’architetto Giorgio Giantomassi – Questa iniziativa rientra perfettamente nel progetto che l’Amministrazione sta portando avanti per l’area portuale, che vorremmo rendere viva e a tutti gli effetti frequentabile affinché diventi parte attiva della città».