SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Più di 200 tra collaboratori e imprenditori provenienti da diverse regioni italiane si sono dati appuntamento oggi – 11 settembre – al Palariviera di San Benedetto del Tronto per la convention del gruppo Stone di Monteprandone. Al centro del convegno, un tema più che mai attuale: la sicurezza sul lavoro. E i dati lo confermano visto che nelle Marche negli ultimi 10 anni sono 200mila gli infortuni denunciati, di cui 358 mortali.
«I dati degli infortuni sul lavoro – spiega Ismaele Capriotti, presidente di Stone – , nonostante i ritmi ridotti a causa della pandemia, sono drammatici: in Italia e nelle Marche. L’unica strada da seguire è quella di far crescere la consapevolezza, tra gli imprenditori e i lavoratori, che investire nella sicurezza nei luoghi di lavoro non è un costo e non è una semplice necessità per evitare sanzioni: al contrario, è un punto di partenza se si vuole far crescere il posizionamento della propria azienda e migliorare il clima interno, con evidenti benefici in termini di aumento della produttività e della qualità della vita professionale».
Molto attesa la testimonianza di Andrea Lanari, che il 4 giugno del 2012 fu vittima di un grave incidente sul lavoro, che lo ha lasciato invalido all’80%; operaio nel settore metalmeccanico, era addetto alla costruzione di stampi per materie plastiche o metalliche, che dopo il grave infortunio ha iniziato una carriera come formatore per la sicurezza. Alla convention parteciperà – fra gli altri – anche l’imprenditore Mauro Cipolla, che dopo una brillante esperienza a Seattle, negli Stati Uniti, ha deciso di tornare in Italia e di investire nelle Marche, fondando Orlandi Passion, un laboratorio a Monteprandone e due punti vendita, ad Ascoli Piceno e a San Benedetto del Tronto.
«L’obiettivo non è semplicemente quello di fare squadra e di rinnovare il nostro impegno in tema di consulenza globale alle imprese – spiega Capriotti -. Sarà piuttosto un’occasione per continuare a riflettere sul tema della sicurezza, ascoltare le esperienze di lavoratori e imprenditori perché ci possano aiutare a capire quali sono i bisogni reali, presentare l’evoluzione del nostro gruppo».
L’azienda di Monteprandone è nata 10 anni fa e oggi ha una dimensione nazionale: segue oltre 2.000 aziende tra Marche, Abruzzo, Veneto Liguria e Lombardia, che complessivamente danno occupazione a circa 20 mila addetti. Fattura 2,8 milioni di euro, con una crescita del 15% nell’ultimo anno e con la previsione di chiudere il 2021 toccando i 3,5 milioni di euro. Il core business è strettamente legato alla sicurezza sul lavoro («dobbiamo trasformare gli obblighi di legge in vantaggi per l’imprenditore»), ma negli anni il gruppo si è aperto a nuovi ambiti senza mai perdere di vista l’obiettivo primario. Sono nate così Dema (che si occupa delle normative antincendio), Element (che segue la tutela dei dati personali), Red Elephant (software house che ha creato la piattaforma di e-learning Kattedra, sempre dedicata alla sicurezza sui luoghi di lavoro).
A San Benedetto del Tronto sarà presentato un nuovo progetto dedicato alla costruzione di un business forte di nuove basi: un servizio multidisciplinare che porta alle microimprese (e ai micro-budget) i macro-vantaggi (e le grandi competenze) in area commerciale, marketing, comunicazione, e-commerce, finanza e gestione.
«Abbiamo maturato una convinzione – conclude il presidente di Stone -: se le imprese non sono solide non potranno mai investire seriamente in sicurezza. Ecco perché vogliamo aiutarle perché cresca il loro business e, di conseguenza, abbiano le risorse giuste anche per blindare il tema della sicurezza».