ASCOLI PICENO – Lui, Patrizio Peci, il primo pentito delle Brigate Rosse. L’altro, Roberto, giovane e semplice elettricista di San Benedetto, che viene rapito e ucciso dalle stesse Br per vendetta contro le rivelazioni del fratello ai carabinieri e alla magistratura. Tutto avviene nel 1981 al culmine e forse al termine di quegli Anni di piombo che hanno insanguinato l’Italia nel decennio precedente.
La tragica vicenda dei fratelli Peci e soprattutto di Roberto che aspettava una figlia che non ha mai conosciuto, approda anche a teatro. Mercoledì 29 dicembre infatti al Concordia di San Benedetto andrà in scena l’opera di Edoardo Ripani dal titolo Fratelli. Qual doglia incombe sulla mia città?.
Ispirato ai Sette contro Tebe di Eschilo, alla Tebaide di Stazio e all’Antigone di Bertold Brecht, Fratelli. Qual doglia incombe sulla mia città? mescola narrazione, documentario e installazioni pirotecniche. Nello spettacolo interagiscono due linee parallele: una è fatta di parole e documenti che ricostruiscono la storia dei due fratelli, l’altra è composta da immagini e metafore che riproducono l’atmosfera violenta degli anni Settanta.
“Patrizio e Roberto – spiega nella presentazione Edoardo Ripani, sambenedettese che da molti anni opera soprattutto a Bruxelles – potrebbero essere considerati come due Eteocle e Polinice contemporanei, in una San Benedetto del Tronto (città dove i Peci sono nati e vissuti) maledetta, Tebe contemporanea. Il Coro delle Sambenedettesi, coetanee dei fratelli Peci e testimoni degli anni di piombo in città, porta in scena i corpi e le voci di una città perduta, disgregata dalle tragiche vicende di quel periodo”.
“L’aspetto femminile – aggiunge Ripiani – emerge anche per il fatto che in tutta la storia le uniche sopravvissute, seppur con il peso di un grande dolore, sono le donne. La madre, le due sorelle, la vedova e la figlia di Roberto. È il destino delle donne di San Benedetto, che per secoli hanno pianto i loro uomini annegati nel mare Adriatico”.
La prima versione di Fratelli, prodotta con il sostegno di Flanders State of Art e di GC De Kriekelaar, è stata presentata in Belgio e Olanda tra 2015 e 2017 e al Festival Cement 2017. A San Benedetto il 29 dicembre la pièce sarà fuori abbonamento rispetto alla stagione teatrale invernale promossa dall’Amat.