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San Benedetto del Tronto, unità da diporto in fiamme al porto. Ma è una esercitazione

Al termine dell’esercitazione è stato organizzato un debriefing operativo con tutti i soggetti intervenuti per analizzare tempi di risposta, valutare le procedure ed i flussi di comunicazione tra le squadre coinvolte

San Benedetto del Tronto, unità da diporto in fiamme al porto. Ma è una esercitazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta questa mattina 12 dicembre, nell’ansa diportistica del porto sambenedettese, una complessa esercitazione antincendio. Sotto il coordinamento della Guardia Costiera, diverse forze di pronto intervento e soccorso coinvolte, in quella che è stata la simulazione di una emergenza di grande rilevanza.

Infatti, durante una routinaria operazione marittima – il più classico rifornimento di carburante – è divampato un incendio a bordo di un’unità da diporto. E, come se non bastasse, un passeggero, ferito dall’esplosione, è caduto in acqua.

È questo lo scenario venutosi a creare quest’oggi e prospettato in prima battuta da un socio del Circolo Nautico Sambenedettese alla Centrale Unica di Risposta – 112 che, a sua volta, ha attivato tutte le sale operative competenti.

La Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto ha immediatamente attuato le procedure del piano antincendio portuale, disponendo l’invio sul posto di 3 motovedette e 2 pattuglie da terra. Contestuale, poi, è stato l’intervento da parte di 2 mezzi dei Vigili del fuoco per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Visto l’orario, si è reso indispensabile l’intervento del personale della polizia locale, per favorire le operazioni di regolazione del traffico veicolare.

Recuperato dal mare ed issato a bordo della Motovedetta SAR (Search and Rescue) – CP 843, il malcapitato – per l’occasione, il ruolo di figurante è stato svolto da una giovane leva in forza al 1° Nucleo Operatori Subacquei Guardia Costiera, equipaggiato con una muta stagna di ultima generazione – è stato sottoposto alle prime cure mediche da parte del personale del 118, nel frattempo sopraggiunto in banchina, e successivamente trasportato in ospedale mediante eliambulanza.

Al termine dell’esercitazione è stato organizzato un debriefing operativo con tutti i soggetti intervenuti per analizzare tempi di risposta, valutare le procedure ed i flussi di comunicazione tra le squadre coinvolte.

«L’attività, organizzata per testare la capacità di risposta e la sinergia tra le diverse istituzioni coinvolte, si è svolta con successo, evidenziando l’elevato livello di preparazione e prontezza operativa di tutti gli assetti coinvolti – ha affermato il Comandante della Capitaneria di porto – Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio – Ci esercitiamo di continuo, stressiamo le nostre organizzazioni, per farci trovare pronti. Perché, per quanto possiamo sperare che non accada mai nulla, sappiamo che solo grazie alla prontezza del nostro intervento possiamo salvare la vita di chi è in pericolo».

Episodi come quello odierno, infatti, permettono di affinare le procedure, mantenere alta la vigilanza nonché rafforzare collaborazione tra Enti coinvolti.

Le Autorità presenti hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’esercitazione, sottolineando l’importanza di iniziative simili per la tutela della sicurezza in ambito marino e portuale.