ASCOLI – Cresce nell’Ascolano la polemica politica contro le decisioni della Giunta regionale sulla scelta della realizzazione di un nuovo ospedale a San Benedetto. In particolare sono le forze di minoranza di centrosinistra del capoluogo piceno che attaccano le maggioranze di destra della Regione e del Comune di Ascoli circa il nuovo assetto della sanità pubblica nel territorio provinciale. Dopo il Pd, ora anche il gruppo consiliare di sinistra di Ascolto e Partecipazione chiede lumi al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, e precisi interventi per chiarire la dibattuta questione degli ospedali di primo livello”.
Regione presenti atti chiari su ospedali Ascoli e San Benedetto
Proprio per ottenere spiegazioni su quelle che essi ritengono come «palesi contraddizioni che riguardano il futuro della sanità nel Piceno», i consiglieri comunali Emidio Nardini e Massimo Massimo Maria Speri hanno presentato una mozione nella quale si chiede al sindaco ascolano – esponente di Fratelli d’Italia come il presidente Acquaroli – di evidenziare alla Regione i problemi che «affliggono il settore» e di chiedere all’assessore regionale Filippo Saltamartini che «vengano supportate con atti amministrativi concreti le sue affermazioni relative all’istituzione di due ospedali di primo livello ad Ascoli Piceno e a San Benedetto del Tronto».
A Pagliare no, a San Benedetto sì
Oltre a ciò gli esponenti di Ascolto e Partecipazione sollecitano anche gli assessori regionali eletti nel Piceno, Latini e Castelli ad assumere una posizione precisa in ordine sempre alla istituzione di due ospedali di primo livello.
Il timore dei consiglieri di minoranza e di altre forze politiche e sociali del capoluogo è che il progetto del nuovo nosocomio di San Benedetto, alla fine svuoti il Mazzoni di Ascoli di strutture e funzioni, facendolo divenire secondario rispetto a quello che si prevede di costruire sulla costa. E ciò in contraddizione con quanto sindaco e partiti di destra hanno sempre sostenuto negli anni scorsi, polemizzando con la sinistra al governo in Regione in difesa dell’ospedale del capoluogo e contro il programma di una struttura provinciale nuova a Pagliare, nel centro della vallata del Tronto.
Sulla questione intervengono anche Italia Viva e Popolari di Ascoli che affermano che sulla sanità non ci debba essere «nessun derby, ma siano i sindaci a decidere».
“Siamo d’accordo con tutti coloro che ritengono che non debba esserci nessuna competizione tra Ascoli e San Benedetto – affermano i due movimenti – ma sulla sanità bisogna discutere con tutti i sindaci e non pensare che le strutture siano a servizio solo di una comunità di alcune decine migliaia di persone o di una parte della provincia. Ci sono le leggi e a quelle bisogna attenersi oltre che al buonsenso, che è il sale della politica».
Eppoi Italia Viva e Popolari Ascoli aggiungono: «Dal Mazzoni ancora oggi ci arrivano segnali di difficoltà da parte degli operatori sanitari, per questo pensiamo che la politica debba essere in grado di dare una risposta concreta. Al sindaco Fioravanti, sindaco della città capoluogo, chiediamo un impegno affinché il Mazzoni possa assumere tutte le specializzazioni di un ospedale di primo livello, con un’azione forte di nei confronti della regione, per riportare nel nosocomio ascolano specialistiche che in questi anni sono state spostate in altre zone della provincia o in taluni casi della regione».