ASCOLI- I dipendenti del Gruppo sanitario Kos Care in assemblea e presidio questa mattina – 20 luglio – ad Ascoli, davanti alla struttura locale del Santo Stefano. Hanno protestato insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil per il mancato rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai da 10 anni.
Un totale di cento lavoratori tra terapisti, infermieri e operatori socio-sanitari impiegati sia nel Santo Stefano di Ascoli che nei Centri terapeutici del capoluogo e di San Benedetto, e che rivendicano pari trattamento nella sanità privata, con un adeguamento degli stipendi e condizioni migliori per le turnazioni e i carichi di lavoro.
Il problema delle convenzioni con la Regione Marche
«In questo momento si fanno le lodi pubbliche di infermieri e altri operatori del comparto – afferma Giorgio Cipollini, della Cisl di Ascoli – e poi però quando si vanno a chiedere diritti e retribuzioni adeguate, tutto viene rinviato. Invece in questo momento delicatissimo questi lavoratori dovrebbero essere aiutati come e più degli altri. Il Gruppo Kos Care – continua Cipollini – non risponde alle nostre richieste e rimanda alla Regione Marche, che non ha ancora rinnovato le convenzioni con le strutture sanitarie. Ma tutto questo è inaccettabile per i lavoratori del settore, sui quali vengono scaricate molte responsabilità senza giusto compenso».
Pronti ad andare a manifestare in sede
Dipendenti piceni del Santo Stefano e strutture del territorio, insieme ai sindacati vogliono una risposta dalla proprietà del Gruppo privato. Se non arriveranno segnali, sono pronti a inscenare altre proteste sia a San Benedetto che nella sede marchigiana dell’azienda, a Porto Potenza Picena (Macerata).