ASCOLI – Riccardo Scamarcio probabilmente girerà un film ad Ascoli. Le riprese dovrebbero tenersi nella prossima primavera, anche se il programma non è stato ancora definito. A dirigere l’attore pugliese sarà il regista ascolano Giuseppe Piccioni, già vincitore nel 1998 di 5 premi David di Donatello con «Fuori dal mondo» e la cui opera «Luce dei miei occhi» del 2001 fece aggiudicare ai due protagonisti Luigi Lo Cascio e Sandra Ceccarelli la Coppa Volpi come migliori attori al Festival di Venezia.
La possibilità concreta che Scamarcio, 41 anni, uno dei sex simbol del cinema italiano ed ex compagno di Valeria Golino, venga ad Ascoli per realizzare il nuovo film di Piccioni esiste. Ed il Comune non la smentisce, anche se l’assessore alla Cultura Donatella Ferretti tiene a precisare che si tratta di «un progetto in costruzione». Ed aggiunge: «Quando esso sarà completato se ne darà annuncio ufficiale con tutti i soggetti partecipanti».
Al momento si sa che il programma, di valenza turistica oltre che culturale, dovrebbe essere sostenuto dal Comune piceno insieme alla Regione Marche ed alcuni sponsor privati. Ma ancora i dettagli dell’operazione non sono stati chiariti.
Di certo se l’iniziativa andasse in porto, sarebbe per la città di Ascoli e il suo comprensorio un evento di notevole valenza promozionale, in una fase molto difficile per l’economia locale. E questo sia nell’immediatezza, con la sola presenza di Scamarcio che potrebbe richiamare l’attenzione dei media nazionali e di una vasta platea di fan, soprattutto femminili.
Ma anche per l’impatto positivo di lungo periodo che il capoluogo piceno, con il suo immenso e poco valorizzato patrimonio storico-architettonico e artistico, potrebbe riceverne con la distribuzione del film su vasta scala.
D’altronde, negli ultimi 20 anni la Puglia ha costruito il suo rilancio turistico anche sulla realizzazione di opere cinematografiche di grande qualità e successo. E ciò grazie ad attori e registi di talento come Michele Placido, Sergio Rubini, lo stesso Riccardo Scamarcio, Emilio Solfrizzi ed altri. Sostenuti dalla Regione in maniera forte e dalla Apulia Film Commission.
Perchè non fare altrettanto per dare nuovo slancio, una volta usciti dall’incubo covid, alle attività commerciali, turistiche e a tutte le filiere collegate di Ascoli ? Magari coinvolgendo in un unico progetto anche artisti già di fama nazionale, come Giovanni Allevi o Dario Faini, in arte Dardust?
Staremo a vedere quello che accadrà. Di certo l’amministrazione comunale non può aspettare che il tempo passi senza programmare un futuro di sviluppo basato non più sull’industria pesante (ormai finita) o sulla moltiplicazione della grande distribuzione. E potrebbe pensare ad un progetto di grande respiro, che partendo dal cinema – a cui il centro storico offre scenografie uniche – possa avviare una ripresa culturale e sociale da molti attesa.
Prendendo a modello anche quello che si è fatto a Recanati, con il capolavoro di Mario Martone “Il giovane favoloso” ( 2014) che riproponendo in vesti più coraggiose e reali la figura di un genio come Giacomo Leopardi, ha dato una forte contributo alla crescita dell’attenzione di un ampio pubblico e non solo di elite, verso quella cittadina.
Nelle prossime settimane sapremo se questo percorso, con Scamarcio o altri, verrà davvero avviato.