L’AQUILA – Epilogo decisamente amaro, ieri (domenica 26 gennaio), per lo scontro al vertice nel campionato di calcio di Serie D tra L’Aquila e Samb. Al termine del match, vinto 3-0 dai marchigiani, si è scatenato un parapiglia in mezzo al campo con protagonisti alcuni ultras di entrambe le fazioni. Ne sono scaturiti dieci minuti davvero concitati, con i tifosi che si sono presi a botte, colpendosi con le aste delle bandiere e con le cinte.
I fatti
In base a una prima ricostruzione, i tifosi ospiti sistemati in tribuna laterale, al Gran Sasso d’Italia, non sarebbero scesi in campo a fine partita per festeggiare, bensì sarebbero stati fatti defluire lì, per uscire dallo stadio, tanto da essere accompagnati da alcuni uomini della security e della Digos. A quel punto alcuni ultras dell’Aquila, scavalcando la loro curva, sarebbero entrati nel rettangolo verde dove c’è stato il contatto tra le opposte fazioni. Le forze dell’ordine, che stanno facendo indagini sul grave episodio, hanno dovuto lavorare a lungo per far tornare la calma. Dei celerini sono entrati anche nel tunnel che porta agli spogliatoi dove si erano introdotti due tifosi aquilani, uno dei quali aveva una mano sanguinante.