Ascoli Piceno-Fermo

Gli scout di Ascoli festeggiano un secolo di storia

Domenica 25 settembre l'attesa celebrazione in duomo con l'alzabandiera e la messa celebrata dal vescovo Gianpiero Palmieri

Gli scout di Ascoli

ASCOLI – Cento anni. Tanto è trascorso dall’ormai lontano 16 settembre del 1922: una data storica, il giorno in cui venne fondato ufficialmente il primo gruppo scout cattolico ascolano. Un traguardo, dunque, che verrà celebrato ad Ascoli con una bella festa, in programma domenica 25 settembre, che coinvolgerà tutti gli scout del territorio. Alle 18, dunque, verrà celebrata a piazza Arringo, dal vescovo Gianpiero Palmieri, la messa in occasione del centesimo anniversario dalla fondazione dello scoutismo cattolico ascolano. Alle ore 17.30, però, sarà l’alzabandiera a sancire l’inizio dell’anno di festeggiamenti.

La fondazione

Un viaggio lungo 100 anni e più quello dello scoutismo ascolano. Migliaia di persone, infatti, hanno percorso il sentiero della metodologia scout da quando, nel lontano 16 settembre 1922, con la firma del commissario centrale Mario Di Carpegna, il riparto ‘Ascoli Piceno Primo’ venne iscritto nei ruoli della Asci, ovvero l’Associazione Scoutistica Cattolica Italiana. Tuttavia la presenza di scout sul territorio era stata già verificata nel 1915, seppur non di estrazione cattolica. Il movimento scout nasce nel 1907 da una idea dell’ufficiale inglese Lord Robert Baden-Powell, con immediata diffusione nelle varie nazioni europee e in Italia. Si distinguono tre differenti periodi della presenza scout ad Ascoli. Il primo riconducibile alle fasi prebelliche e belliche della Prima Guerra Mondiale: sono gli scout del corpo nazionale dei Giovani Esploratori Italiani, non legati alla religione cattolica e con stile e disciplina ancora molto vicini all’estrazione militare del suo fondatore. Erano già presenti, in loro, valori quali l’attenzione al prossimo, il voler essere di aiuto, l’essere cittadini attivi. Il secondo periodo, quello che si festeggia, prende avvio nel 1922. Si deve l’iniziativa alla volontà dall’avvocato Renato Tozzi Condivi ed altri collaboratori. All’epoca lo scoutismo cattolico era integrato nei circoli della Gioventù Cattolica Italiana (l’odierna Azione Cattolica). Un altro documento ufficiale, del 1925, attesta il censimento del Riparto San Giorgio, sotto l’egida del circolo della Gioventù Cattolica Italiana ‘Tommaseo’ di Ascoli. Ad interrompere l’ascesa del movimento intervengono le leggi fasciste sull’Opera Nazionale Balilla. Vani furono i tentativi della Chiesa di salvare l’Asci ed impedirne lo scioglimento.

L’attualità

Il terzo periodo si può identificare dall’immediato secondo dopoguerra fino ai giorni nostri. Lo scoutismo ad Ascoli è presente oggi nelle parrocchie del Cuore Immacolato di Maria, dei Santi Simone e Giuda, dei Santi Pietro e Paolo e di San Giacomo della Marca. Scout, però, presenti anche a Folignano e in altri comuni della Vallata. La metodologia scout ha avuto importanti evoluzioni dal 1945 ma sono rimasti invariati, tuttavia, i principali valori dello scoutismo presenti nella ‘Promessa’ e ‘Legge scout’: valori che identificano gli Scout in ogni parte del mondo. Quattro sono i cardini degli scout: formazione del carattere, salute e forza fisica, abilità manuale e servizio verso il prossimo. L’appartenenza alla Chiesa, infine, ha reso possibile conciliare le attività tecniche e formative con la formazione catechetica.

© riproduzione riservata