ASCOLI – Nessuna chiusura. Almeno per il momento. Ma il rischio che i rubinetti possano restare a secco, per un pò, dopo Ferragosto è elevato. Nel Piceno la siccità continua a non dare tregua e quello relativo all’assenza di piogge resta un problema significativo. E’ vero che la scorsa settimana si è verificata una pesante grandinata, che ha provocato parecchi danni ad Ascoli e provincia, ma questa non è servita a riempire le sorgenti. A fare il punto della situazione, per la Ciip, il consorzio che gestisce il servizio idrico nel Piceno e in buona parte del fermano, è Cristiana Bollettini, responsabile del controllo di gestione.
«Nelle ultime settimane la situazione è ampiamente peggiorata – conferma l’esperta -. I consumi d’acqua sono aumentati su tutto il territorio e soprattutto lungo la costa, anche grazie alla presenza di tantissimi turisti che hanno scelto il Piceno come luogo delle loro vacanze estive. Le sorgenti stanno vivendo un lungo periodo di magra e i problemi sono appunto molteplici. Stiamo utilizzando tutti gli impianti di soccorso, i quali stanno funzionando al massimo delle proprie potenzialità già da diverse settimane. Mancano ancora da attivare i due nuovi pozzi che si trovano a Capodacqua, nel territorio di Arquata, ma provvederemo al più presto proprio per provare a compensare l’aumento dei consumi. A proposito di consumi, fra l’altro, per Ferragosto è previsto il picco, quindi siamo molto preoccupati. Per ora, comunque, non abbiamo previsto chiusure dei serbatoi – continua Cristiana Bollettini, responsabile del controllo di gestione della Ciip -, ma non è escluso che nella seconda metà del mese di agosto qualcosa possa accadere. Monitoriamo tutto giorno dopo giorno e, ribadisco, fino a Ferragosto dovremmo riuscire a sopperire all’emergenza. Speriamo, nel frattempo, che possa anche piovere. Comunque rinnovo l’invito a tutti i cittadini di fare un uso responsabile e consapevole dell’acqua, perché la situazione è in peggioramento».