ASCOLI – «Non chiuderemo più ospedali, anzi laddove possibile riapriremo anche i piccoli presidi ospedalieri dell’interno, per rispondere alle esigenze di tutto il territorio». E’ la promessa fatta a San Benedetto dal Sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri, nel corso di una conferenza stampa svoltasi al nosocomio cittadino. Presenti il direttore regionale dell’Asur Nadia Storti, il direttore dell’Area Vasta 5 del Piceno Cesare Milani, il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e numerosi primari e medici della struttura.
Fondi del PNRR per potenziare la rete e l’offerta sanitaria
«Con i fondi del PNRR – ha detto Sileri, ex viceministro del Governo Conte e noto chirurgo – vogliamo rivedere l’organizzazione complessiva del sistema e potenziare l’offerta sanitaria insieme al personale medico e infermieristico, purtroppo deficitari in questo momento. L’obiettivo è venire incontro alle necessità di tutti, anziani e fasce deboli in particolare, razionalizzando i costi dove necessario ma senza chiudere ospedali e presidi».
Naturalmente tutto questo dovrà avvenire quando il contesto sanitario sarà avviato verso una situazione di ordinarietà delle cure e dell’assistenza, fuori dal tunnel del covid.
Vaccinare l’80% degli italiani per tornare alla normalità
«Per sconfiggere questa malattia e far scendere i decessi ad un numero minimo, visto che ora siamo ancora a 40 morti al giorno – ha affermato il Sottosegretario – c’è solo una strada : quella della vaccinazione. Il vaccino protegge la popolazione e protegge il personale sanitario, che deve lavorare per affrontare il problema sottraendo tempo e risorse alle altre patologie gravi. La ripartenza c’è già – ha aggiunto Sileri – potremo dire di esser passati dalla fase pandemica a quella endemica, quando si arriverà ad almeno l’80% degli italiani che si sono vaccinati».
Parole, quelle del Sottosegretario alla Salute che sono suonate molto incoraggianti all’orecchio di dirigenti e medici dell’Asur presenti all’incontro, oltre che naturalmente del sindaco di San Benedetto Piunti. Il quale comunque ha chiesto maggiore attenzione per la struttura ospedaliera locale che, estate a parte con il raddoppio della popolazione presente, serve stabilmente un bacino ampio, di almeno 165 mila persone e comprende non solo la fascia costiera picena ma anche quella del nord dell’Abruzzo.
Piunti chiede maggiore attenzione per San Benedetto
«Non c’è alcun derby con Ascoli rispetto al nuovo ospedale – ha detto Piunti – ma noi vogliamo ribadire la centralità del nostro nosocomio, che è punto di riferimento di due aree di confine e di decine di migliaia di turisti. Per questo è necessario potenziare da subito i reparti e dotare di nuovo personale la struttura, per rispondere alla domanda sanitaria presente nella zona».
Da notare che Sileri, al termine del confronto e rispondendo ad una domanda, ha affermato che non è da escludere che una parte di cittadini, con determinate patologie o fragilità, debba già da ottobre essere sottoposta ad una terza dose di vaccino. Eventualità che al momento, sembra ridotta per la popolazione nel suo complesso.