Ascoli Piceno-Fermo

Sisma, Castelli: «No alle scuole pluriclasse ad Arquata del Tronto»

L'assessore contrario al progetto dell'Ufficio scolastico regionale : «RIschia di impoverire Arquata e il territorio». Associazioni in campo

Guido Castelli

ASCOLI – «La ricostruzione materiale dei paesi terremotati rischia di essere inutile se non accompagnata da una rigenerazione sociale, economica e culturale di questi territori. Creare sezioni pluriclasse nella scuola di Arquata del Tronto contrasta con questo elementare principio».

Sono le parole dell’Assessore regionale alla Ricostruzione post-sisma Guido Castelli sul problema che, in vista del prossimo anno scolastico, sta investendo nelle ultime settimane il plesso scolastico del comune piceno colpito dal terremoto del 2016.

Ad oggi, infatti, la volontà dell’Ufficio Scolastico Regionale è quella di istituire una pluriclasse (gruppo di più classi riunite insieme, ndr.) per le scuole medie dell’arquatano visto l’esiguo numero di alunni iscritti. Secondo il D.P.R. 81 del 2009 il numero minimo per formare una nuova classe non può essere inferiore a quindici.

Castelli appoggia le iniziative delle associazioni locali

Tuttavia Castelli nutre contrarietà e, accogliendo la sollecitazione giunta da alcune associazioni del territorio, spiega: «Fin da quelle terribili scosse stiamo lottando contro l’impoverimento socio-economico di queste zone. Come tutti sanno, però, una pluriclasse scoraggerebbe le famiglie ad iscrivere i propri figli in loco e questo va contro la nostra idea di ricostruzione. Per questo occorre agire in deroga al limite dei quindici alunni imposto dalla norma».

Nei giorni scorsi le associazioni ‘Arquata Futura’, ‘Pescara del Tronto 24/08/2016’ e ‘Io sto con Pescara del Tronto’ avevano espresso all’Assessore regionale tutta la loro preoccupazione, chiedendo di intervenire urgentemente per evitare un ulteriore ostacolo alla difficile ricostruzione e rinascita del territorio locale.

Rischio spopolamento del paese

«Non si dimentichi – prosegue Castelli – che il plesso di Arquata, grazie a donazioni private, è stato interamente ricostruito e rappresenta ad oggi una delle eccellenze strutturali della zona. A ciò si aggiunge il fatto che quasi tutti gli alunni abitano nelle Sae. Insomma, ci sono tutte le condizioni per valorizzare la scuola, anziché depauperarla».

L’assessore regionale annuncia che nei prossimi giorni solleciterà personalmente il Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, affinchè intervenga sul caso.