Ascoli Piceno-Fermo

Sisma, Legnini accelera i tempi: «Entro primavera 5mila cantieri»

Il Commissario straordinario ha anche illustrato i dati del rapporto sulla ricostruzione al 30 giugno. «Numeri che evidenziano un senso di lentezza che va assolutamente superato»

I danni del sisma a Visso

«Tra due giorni ricade il quarto anniversario della prima scossa, di una serie, che ha distrutto il Centro Italia e abbiamo tutti negli occhi e nella mente quella notte drammatica. La prossima settimana saremo ad Arquata, Accumoli e Amatrice per partecipare al ricordo dei troppi morti a causa del sisma in questi territori. Questi mesi abbiamo guardato avanti con fiducia e il modo migliore per farlo era di dare conto di ciò che era accaduto in questi quattro anni sulla base di fatti e quindi abbiamo redatto il primo rapporto sulla ricostruzione completo». Così in Commissario Straordinario Giovanni Legnini che questa mattina ha illustrato tre nuove ordinanze e il report della ricostruzione di questi quattro anni.

«Ciò che emerge da questi dati ci dà il senso di ciò che dobbiamo cambiare – ha aggiunto Legnini -. Sono stati 5325 i contributi assegnati per la ricostruzione privata su circa 14mila domande a fronte di 80mila edidici censiti; questo ci dà il senso della lentezza che va assolutamente superata. Sono 2544 i cantieri già chiusi mentre 2758 quelli in corso. 1405 gli interventi finanziati per la ricostruzione pubblica; di questi 86 sono conclusi e 85 aperti 942 sono i luoghi di culto finanziati su 3mila danneggiati; di questi 100 sono stati conclusi e 45 in corso mentre gli altri devono ancora partire».

Il Commissario questa mattina ha approvato tre nuove ordinanze con le norme e le Linee Guida per l’attuazione dei Programmi Straordinari di Ricostruzione nei comuni più colpiti, l’attribuzione ai progettisti della facoltà di applicare anche alle 8mila pratiche pendenti la nuova procedura semplificata e arrivare al massimo in 110 giorni al contributo, la semplificare della ricostruzione delle Chiese e la riorganizzazione interna della struttura commissariale. L’intesa sulle nuove Ordinanze è stata raggiunta all’unanimità nella riunione del 20 agosto scorso della Cabina di Coordinamento con i Governatori e i Sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma.

L’Ordinanza 107 definisce i contenuti dei Programmi Straordinari di Ricostruzione (Psr) che possono essere attuati nei comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione, tra cui le deroghe alla normativa urbanistica che sono indicate sia nel decreto sisma del dicembre 2019 che nel Decreto sulle semplificazioni varato a fine luglio dal governo. La stessa Ordinanza rende facoltativi, per i Comuni, i Piani attuativi previsti dal decreto 189 del 2016 definendone comunque i contenuti minimi essenziali per una ricostruzione di qualità con indicazioni ai comuni di adeguarsi ai principi contenuti nell’ordinanza e nelle Linee Guida dell’Ordinanza 107.

Giovanni Legnini.
Il commissario Giovanni Legnini (Immagine di repertorio)

Il provvedimento definisce inoltre in modo chiaro e univoco la disciplina degli interventi conformi e le deroghe alle norme su ingombri, sagome, altezze e sedime per la ricostruzione degli edifici crollati o demoliti. Si stabilisce inoltre il principio dell’immediata attuabilità degli interventi di riparazione fatte salve le necessità di pianificazione che i comuni dovranno definire con rapidità e a tal fine si prevede la creazione di un fondo finanziario per il supporto tecnico ai comuni e agli Uffici speciali per la ricostruzione per queste incombenze.

«Istituiremo anche un fondo di 5 milioni di euro per i comuni che hanno bisogno di risorse per completare i piani. Sarà poi ridefinito il quadro delle deroghe basandoci sul principio dell’edificio conforme – ha aggiunto il Commissario -. Da settembre mi siederò personalmente negli uffici comunali per vedere chi applica queste norme e chi non applica. Ora le regole sono state ridisegnate e a settembre si deve partire; se qualcosa non funziona vuol dire che c’è qualcuno a cui non interessa che funzioni e questo lo verificherò personalmente».

Si prevede inoltre la facoltà per i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’Ordinanza 100.

L’Ordinanza 106 sulle chiese, attuando la norma contenuta nel decreto semplificazione di luglio, disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata a esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. Il complesso delle norme introduce una disciplina che consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese.

L’Ordinanza 105 provvede alla necessaria riorganizzazione della struttura commissariale ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il funzionamento, affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario e ciò con l’intento di rendere più efficace l’azione della struttura commissariale.

«Durante questi lunghi mesi del lockdown per il Covid-19 – ha detto il Commissario Legnini – abbiamo rivoluzionato le procedure della ricostruzione, sburocratizzando tutto il possibile, definendo procedure con contenuti e tempi certi per cittadini, professionisti, comuni, diocesi e tutti gli altri attori della ricostruzione. Con questi provvedimenti, sfruttando tutti i margini offerti anche dai recenti decreti del governo sulla semplificazione e il rilancio, e l’emanazione del Testo Unico della ricostruzione privata entro l’autunno, il cantiere della normativa può considerarsi chiuso. Adesso è imperativo aprire i cantieri della vera ricostruzione delle case e delle attività produttive e far finalmente ripartire il Centro Italia, messo a dura prova dall’emergenza sisma e da quella indotta dal Covid-19; entro primavera contiamo di avere 5mila cantieri».

«Metto a disposizione anche i poteri speciali in deroga per le situazioni più complicate dove è difficile ricostruire come quelle dei centri storici distrutti; saranno i sindaci e i presidenti a dovermi dire dove vogliono attivarli – ha aggiunto Legnini -. Il personale finalmente è prorogato e si avvia alla stabilizzazione a gennaio; mi auguro anche che per i piccoli comuni ci possano essere delle risorse in più».

«Infine servono norme ulteriori per l’economia perché dobbiamo incentivare chi fa impresa e lavora in questi territori – ha spiegato il Commissario -. Chiedo anche che una quota del Recovery Fund sia destinato a rendere questi territori attrattivi, sicuri e connessi; solo se faremo questo potranno guardare al futuro. In autunno lavoreremo al testo unico per la ricostruzione privata che servirà per evitare i rompicapo di 50 ordinanze ma comunque non si rimette mano alla sostanza dei procedimenti; ora è tempo di passare ai fatti».