ASCOLI PICENO – Come da noi anticipato nei giorni scorsi, è arrivata anche per il centro storico di Arquata del Tronto l’ordinanza speciale per la ricostruzione. La Cabina di coordinamento del Sisma ha dato il via libera a un documento di 17 articoli che prevede un finanziamento di 46 milioni di euro, destinato alle opere pubbliche da riqualificare. Lo annuncia l’assessore regionale Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli Piceno.
Giornata molto importante per Arquata
«È una giornata molto importante per il futuro di Arquata del Tronto – dice Castelli -. Con questo atto abbiamo posto le basi economiche e normative per la ricostruzione del suo centro storico con interventi di rilievo per la loro particolare criticità e urgenza e il profondo significato sociale e culturale».
Fondi per viabilità palazzetti e terrazzamenti
Le opere finanziate dall’ordinanza speciale, che prevede procedure più snelle per le pratiche burocratiche ed i lavori, vanno dal ripristino della viabilità principale e secondaria (9,6 milioni di euro) alla ricostruzione della rocca medievale (4 milioni) della Chiesa di San Salvatore (1,4 milioni), alla realizzazione del palazzetto comunale dello Sport (3 milioni, di cui 1,5 proveniente da donazione della Croce Rossa Italiana): fino ai terrazzamenti dello stesso entro storico (13,2 milioni), sottoservizi (5,4 milioni) e municipio (3 milioni).
USR soggetto attuatore degli interventi
Nel documento inoltre, viene affidato all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione il ruolo di soggetto attuatore per la maggior parte degli interventi, nonostante che la realizzazione di alcuni di essi spetti ad altri enti istituzionali. «L’USR in ogni caso – ricorda l’assessore regionale – sarà a disposizione dei Comune assumendosi la responsabilità di soggetto attuatore per accelerare la parte pubblica della ricostruzione».
Snellimento della ricostruzione privata
Tra gli aspetti più rilevanti dell’ordinanza, anticipata dal commissario Giovanni Legnini ad Ascoli durante la recente visita del ministro per gli affari regionali Mara Carfagna, ci sono le “Disposizioni per l’accelerazione della ricostruzione privata”. Esse contengono una serie di criteri affinché, mediante deroghe e facilitazioni normative relative alla rimozione di macerie e demolizione di edifici, si provveda alla gestione unitaria degli interventi per superate tutte le criticità presenti sul territorio.
Dunque un passo avanti importante per Arquata del Tronto e il suo borgo principale, che è stato in gran parte demolito in conseguenze dei danni prodotti agli edifici pubblici e privati dalle scosse del 2016.