Ascoli Piceno-Fermo

La solidarietà non conosce confini: la Fondazione Orlini dona un ventilatore polmonare all’ospedale di Ascoli

Già in passato l'associazione aveva dato una mano al nosocomio piceno, con altri gesti di altruismo e generosità

La donazione del ventilatore polmonare all'ospedale Mazzoni

ASCOLI – Un altro gesto d’amore, nei confronti della città. È quanto compiuto dalla Fondazione Simona Orlini, che ha donato alla rianimazione dell’ospedale Mazzoni di Ascoli un secondo ventilatore polmonare di ultima generazione. Il reparto diretto dalla dottoressa Ida Di Giacinto così si vedrà potenziato con un apparecchio all’avanguardia in grado di favorire una ventilazione efficace nei pazienti critici e complessi che hanno bisogno del massimo della sicurezza nelle cure.

Le reazioni

Già in passato, la Fondazione aveva dato una mano all’ospedale ascolano, come ricorda la presidente Tina Orlini. «Durante il periodo della pandemia avevamo donato un altro respiratore, oltre a diversi dispositivi di protezione individuale, proprio nel momento in cui questi erano introvabili – racconta la presidente -. Sono contenta, dunque, che la Fondazione continui a perseguire quegli obiettivi indicati nello statuto, ovvero aiutare chiunque ne abbia bisogno con tutti i nostri mezzi». Un dono, quindi, accolto con entusiasmo dall’Asur, con la dottoressa Di Giacinto che sottolinea l’importanza di tale strumento. «Si tratta di una macchina di ultima generazione, che ci aiuta a capire quando un paziente sia estubabile, per poter così respirare da solo – conferma la primaria -. Questa è una cosa estremamente innovativa, che aiuta anche il personale medico. In tutto ciò, ovviamente, va ad aggiungersi la competenza dei nostri anestesisti. Grazie anche all’aiuto della Fondazione Orlini, dunque, possiamo associare le nostre capacità a una macchina di elevatissima tecnologia». E l’invito della dottoressa Di Giacinto, rivolto anche alle altre associazioni del territorio, è quello di continuare, nei limiti del possibile, a dare una mano alla sanità picena. «Questo regalo viene da una grande opera di donazione – conclude la Di Giacinto -. Mi auguro che altre realtà possano dare una mano a tutto il territorio».