ASCOLI – Stop allo sconto in fattura e alle cessioni dei crediti del Superbonus per le aree terremotate. È quanto prevede il decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri, che sta creando ansia e preoccupazione anche nei territori Piceni colpiti dal sisma del 2016 e dalle scosse successive. Ad Arquata del Tronto, ad esempio, dove ci furono ben 52 vittime, il sindaco Michele Franchi non ha nascosto la propria amarezza, chiedendo a gran voce un aiuto al commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli.
L’appello del sindaco di Arquata, Michele Franchi
«Il commissario ci ha comunicato la scelta del Governo di porre fine a tutte le agevolazioni del superbonus, aggiungendo che si sta già confrontando con il Mef e l’esecutivo per trovare una soluzione – spiega Franchi -. Da sindaco di uno dei comuni più colpiti del cratere dico che per noi staccare la spina del superbonus equivale a staccare la spina alla rinascita del territorio, che ha vitale bisogno e conta fermamente su quelle agevolazioni. Bisogna considerare, infatti, che i comuni più colpiti, come Arquata, Amatrice e Accumoli, fino ad ora non hanno potuto usufruire appieno dei bonus a causa della devastazione del sisma, avendo tutt’oggi alcune porzioni di territorio totalmente inagibili e interdette. Per questi motivi chiediamo un ripensamento da parte del Governo, affinché siano reinserite le agevolazioni per il cratere del sisma o almeno per i comuni più colpiti, indicati nel ‘Testo unico della ricostruzione privata’ e in particolare nell’allegato 7 dell’Ordinanza 130».