ANCONA – Tipicità è pronta a riaprire i battenti: la trentaduesima edizione del festival dedicato all’armonia dei sapori e del territorio si svolgerà a Fermo, al Fermo Forum di Girola, sabato 9, domenica 10 e lunedì 11 marzo prossimi ed è stato presentato stamattina in Regione alla presenza del presidente Francesco Acquaroli. «Tipicità ritorna al suo carattere pre-pandemia – ha spiegato il direttore e anima dell’evento, Angelo Serri – ma nel contempo compie più di un passo avanti, si riconferma grande contenitore di eventi, strumento di marketing territoriale, non solo per il cibo ma anche manifatturiero e turistico. Sono oltre 180 gli eventi proposti in tre giorni, che offrono presentazioni, show cooking, laboratori e altro».
Quindi Serri s’è soffermato sulle novità: «Ricalcando la griglia di successi degli ultimi anni, quest’anno ci saranno tante realtà italiane e straniere, sette regioni italiane, e realtà estere, come Ucraina, Francia, Germania Sudafrica, Cina, Emirati Arabi Uniti e altri. Ospite d’onore sarà il Giappone. Obiettivo l’Expo di Osaka, dieci anni dopo Milano, obiettivo importante per noi, in mezzo a novembre la settimana della cucina italiana nel mondo, sempre a Osaka. Sono programmi ambiziosi, avere qui il Giappone non è una stravaganza, è un territorio sensibile alla cultura italiana e al made in Italy, non solo cibo ma anche moda e design». Ospiti, numerose delegazioni, eventi, mostre, e tanti volti noti, come Benedetta Rinaldi, Monica Caradonna, Gioacchino Bonsignore, Marco Ardemagni, Giovanna Ruo Berchera, Barbara Gasperini, Andrea Amadei, Beppe Convertini e Marco Civoli. E poi il mondo del vino, con Riccardo Cotarella e Attilio Scienza, e poi ancora chef, pasticcieri, pizzaioli.
E la consueta magia di Tipicità, arricchita ancora di più per puntare ancora più in alto, come ha spiegato il presidente Francesco Acquaroli: «Siamo nelle Marche, poche sono le manifestazioni che mettono d’accordo tutti e Tipicità è proprio una di quella, evento che unisce tutti, territori e soggetti, anche a livello istituzionale. Una bella vetrina sulla nostra regione che si è consolidata che va al di là di mera esposizione e degustazione, che racconta la nostra realtà, dal vino alla gastronomia, dai territori al paesaggio, un contenitore che va al di là dei tre giorni e che è fonte di ispirazione ed espressione delle nostre bellezze, ma porta anche la regione fuori dalle Marche anche all’estero. Lo fa con continuità e questo ci aiuta, per la destagionalizzazione, a Fermo arriverà un sacco di gente nel weekend, anche perché è diventato un punto di riferimento anche al di fuori del circuito regionale per conoscere le Marche nel profondo. Non possiamo fare altro che sostenere iniziative come questa e cercare di aiutarle a crescere. Questa manifestazione può diventare un patrimonio della nostra regione più di quanto sia oggi e più di quanto possiamo immaginare».
«Quando ho cominciato a fare il sindaco, e in precedenza l’assessore, entravo in questo grande calderone che è Tipicità e c’era una fortissima presenza di cittadini fermani, tanta gente da salutare – ha aggiunto Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, capoluogo che da sempre ospita l’evento –. Oggi accade sempre meno, perché oggi Tipicità, grazie a una serie di iniziative, è diventata una manifestazione delle Marche, e la grande folla viene da tutta la regione e da regioni limitrofe. Questo è il fattore vincente di Tipicità, in una regione che si sta affacciando a una conoscibilità maggiore. Vi aspetto tutti».