SANT’ELPIDIO A MARE – Abbiamo incontrato la food blogger Deborah Iannacci, di Sant’Elpidio a Mare, da sempre attiva nel mondo della comunicazione, che da qualche tempo ha dato vita alla pagina Facebook TRIPPAdvisor riscuotendo un grandissimo successo in tutta la regione e che in questi giorni di quarantena ci tiene compagnia con le sue fantastiche ricette.
Ciao Deborah, come nasce la pagina di TRIPPAdvisor?
«La pagina di TRIPPAdvisor è nata proprio per caso. Dopo una cena deludente in un ristorante trovato nella top five del famosissimo portale Tripadvisor, ho deciso che era il momento di dire la mia da cliente e amante del cibo senza alcun condizionamento. Poi da lì, ormai sono passati più di sette anni, la pagina ha preso una direzione tutta sua seguendo anche le esigenze degli utenti che la popolano. Quindi sì ai ristoranti, ma anche ampio spazio alla tradizione, al dialetto, alle ricette delle nonne e ai modi di dire».
In questi giorni di quarantena il cibo l’ha fatta da padrone ovunque, soprattutto sulle nostre tavole; con quante “vergare” sei entrata in contatto ogni giorno per consigli, suggerimenti o altro?
«Sì diciamo che in questo periodo chiunque ha messo mano ai fornelli, pure le persone più impedite. E proprio per questo ho ricevuto tantissimi messaggi da persone inesperte e alle prime armi in fatto di cucina. Soprattutto quella tradizionale! Poi ovviamente io e le mie vergare di riferimento ci siamo messe a disposizione per consulenza e consigli creando un vero e proprio network “vergaresco”».
Insieme alla food blogger ascolana Tamara Cinciripini hai dato vita anche a una importante iniziativa.
«Sì, già dall’inizio della quarantena con la food blogger e vergara ascolana Tamara Cinciripini abbiamo realizzato diverse dirette Instagram sotto l’hashtag #ioimpastoacasa per imparare insieme agli utenti connessi alcune ricette tipiche marchigiane. Abbiamo fatto tagliatelle, gnocchi tricolore, olive all’ascolana, piconi di formaggio… per una volta le ricette che vedevamo fare dalle nonne erano chiare, fattibili e realizzate insieme real time!»
Pensi che il cibo possa essere stato un veicolo di unione in un momento come questo?
«Assolutamente. Il cibo è unione da sempre, basti pensare alle grandi tavolate delle feste. In questo periodo si è solo trasformata la modalità di condivisione e convivialità. Tra whatsapp, dirette social e zoom, sono stati numerosissimi i brindisi in diretta, le ricette da preparare insieme o anche solo la condivisione di ricette e piatti sfiziosi. Il cibo ci ha confortato e il poterlo esternare tramite tutti i vari mezzi di comunicazione ci ha fatto sentire meno soli».
Abbiamo vissuto, e continuiamo a vivere, una situazione difficile in cui abbiamo dovuto proteggere proprio chi, di questa tradizione, è la memoria, gli anziani. Siamo stati alla loro altezza?
«Io mi auguro proprio di sì. O almeno ci siamo impegnati molto, in tanti. Mi auguro che questo sforzo sia valso la pena e abbia anche contribuito a dare più valore alle nostre radici e a ciò che davvero conta».
Da mamma, anche per tuo figlio diventare un piccolo cuoco è stata una distrazione immagino. Ha impegnato le sue giornate?
«Stare sempre in casa per oltre 40 giorni per un bimbo di 3 anni è davvero difficile e coinvolgerlo in alcune delle ricette che quotidianamente realizzo è quasi automatico. Le attività da svolgere con lui sono tante e spesso anche fargli mettere le mani in pasta è un modo per fargli passare il tempo oltre a fargli scoprire cose nuove annusando e assaggiando i vari ingredienti».
Ti va di lasciare una ricetta ai nostri lettori?
«Certo! Intanto vi annuncio la nuova sezione del sito www.casatrippa.it che si chiama Ricette Trippose dove troverete alcune delle ricette che realizzo in questi giorni. Vi lascio con quella delle tagliatelle, un must della tradizione!
INGREDIENTI:
– 4 uova
– 400 gr di farina (o semola di grano duro, o grano tenero, o metà e metà)
– pizzico di sale
Il procedimento è semplice, fare una fontana di farina sulla spianatora e aprire al suo interno le uova, aggiungere il pizzico di sale e il cucchiaio di olio evo. Impastare dapprima con la forchetta e poi continuare con le mani, daje e daje e si otterrà un impasto sodo e omogeneo. Avvolgerlo in pellicola trasparente e lasciar riposare 20-30 minuti. Poi, mattarello alla mano, si stende la sfoglia sulla spianatoia leggermente infarinata quanto più sottile possibile. A questo punto si arrotola (non stretta) e si procede a tagliare le tagliatelle dello spessore desiderato. Tagliatelle pronte da tuffare in acqua bollente!».
Un augurio che vorresti fare a tutte le Marche in questo momento.
«Auguro alle Marche di rialzarsi più forti di prima, daje de tigna! Auguro ai marchigiani di vivere e valorizzare sempre di più questo territorio meraviglioso».