ARQUATA – La ricostruzione del borgo piceno di Arquata del Tronto, così com’era stata programmata, può andare avanti. Sono stati rigettati dal Tar, infatti, i tre ricorsi presentati da alcuni cittadini contro i piani attuativi relativi ai lavori post terremoto che erano stati approvati, nei mesi scorsi, da parte dell’amministrazione comunale. «Le controdeduzioni del Comune sono apparse coerenti e i ricorsi vanno conclusivamente respinti», si legge nel documento pubblicato sul sito del Tar Marche. Molte frazioni perimetrate chiedevano di respingere questi stessi ricorsi affinché si potesse partire con la ricostruzione e così è stato.
Il commissario
«Sono particolarmente soddisfatto di questo passo avanti per Arquata e la sua comunità, che tanto ha sofferto a causa della tragedia del 24 agosto di sette anni fa – commenta il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Dopo tanti sforzi possiamo finalmente ripartire e proseguire in un’opera di riparazione autentica, che sappia restituire agli arquatani speranza per il futuro e fiducia nel percorso di ricostruzione. È una ulteriore notizia nel segno del percorso che stiamo tracciando insieme, grazie alla collaborazione di tutti: quello dello sblocco della ricostruzione e dell’attuazione che deve portarci dalle norme ai cantieri, specialmente nei paesi più colpiti dell’Appennino centrale». «Un’ottima notizia per Arquata – prosegue il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -, che permetterà di non fermare l’iter già complesso di ricostruzione del meraviglioso borgo duramente colpito dal sisma del 2016».
Il sindaco
Contento, infine, anche il sindaco arquatano Michele Franchi. «È una giornata importante per Arquata e per la ricostruzione – commenta il primo cittadino -. Eravamo certi delle scelte fatte, frutto di un lavoro di ascolto e partecipazione con enti, associazioni e cittadini. Ringraziamo il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, la Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno, tutti gli altri enti che si sono opposti con noi al ricorso e l’avvocato Andrea Galvani. E’ una vittoria collettiva. Tutto questo è uno stimolo importante a proseguire ancora più celermente nella strada della ricostruzione. Il pensiero va al compianto Aleandro Petrucci con cui abbiamo iniziato il percorso che oggi trova continuità grazie a questa sentenza – conclude Franchi – e a tutti i cittadini arquatani che ancora credono nella ricostruzione».