ASCOLI PICENO – Un modo nuovo e concreto di rilanciarsi a livello internazionale, puntando sulla ripresa futura del mercato turistico di provenienza asiatica. La città di Ascoli Piceno infatti parteciperà alla «Belt and Road Exhibition 2021 – Digital Edition», la manifestazione che si svolgerà dal 12 al 15 aprile e rappresenterà il più grande evento dedicato ai rapporti commerciali tra Italia e Asia.
L’evento è rivolto ad aziende e istituzioni interessate alle opportunità di interscambio culturale e commerciale con i Paesi asiatici.
L’amministrazione comunale di Ascoli Piceno ha affidato ad un agenzia specializzata, il servizio di progettazione e realizzazione di un prodotto multimediale che contiene il saluto del sindaco Marco Fioravanti e una serie di immagini e di video sulle bellezze cittadine con descrizione in lingua cinese. In particolare sono state messe in evidenza le manifestazioni della Quintana, del Carnevale Storico, i monumenti cittadini tra cui il Ponte Romano di Porta Solestà, ma anche le bontà enogastronomiche come i vini Piceni, l’Anisetta Meletti e le olive all’ascolana.
«Un’occasione per una prospettiva di ampio raggio – ha detto il Sindaco – perché siamo convinti che chi punta ora sui mercati in crescita, arriverà primo e più forte al momento della ripartenza. Molte aziende e istituzioni, sia italiane che cinesi, hanno aderito considerando che solo nel 2020 l’Italia ha avuto scambi con la Cina per oltre 55 miliardi. Abbiamo voluto promuovere la città di Ascoli e sicuramente seguiranno altri progetti di collaborazione con la Cina magari facendo rete con tutto il nostro bellissimo territorio».
Il programma dell’evento è intenso. Al via lunedì 12 aprile, con la cerimonia di inaugurazione, martedì sarà dedicato al turismo in tutte le sue declinazioni, dalla natura all’enogastronomia, dallo sport ai trasporti. Mercoledì sarà la volta del Lifestyle, un interesse condiviso da Italia e Cina in settori chiave come moda, design, digitale e tecnologia. Non mancheranno benessere, sostenibilità e innovazione. Mentre la chiusura di giovedì 15 aprile sarà affidata alla cultura. Cina e Italia sono infatti i Paesi con il maggior numero di siti Unesco e non poteva quindi mancare una particolare attenzione al tema con arte, musica, territorio e food.
L’auspicio è che la nuova «Via della Seta» porti fortuna ad un città come Ascoli che sta particolarmente soffrendo per la concomitanza di diverse crisi che si sono accumulate negli ultimi anni. Da quella industriale, con le imponenti delocalizzazioni nella vallata del Tronto, al terremoto e fino all’impatto del covid soprattutto su commercio e servizi. Il turismo inteso davvero come volano di una nuova crescita del capoluogo piceno, dotato di un grande patrimonio artistico e paesaggistico, può aiutare a costruire un nuovo futuro per la città e il suo comprensorio. Sempre che ci si attrezzi in maniera adeguata per centrare gli obiettivi.