ASCOLI – La fine dello stato di emergenza, prevista per il 31 marzo, ovvero giovedì prossimo, potrebbe portare a una nuova ‘rivoluzione’ per quanto riguarda i punti vaccinali del Piceno. Dopo lo smantellamento di quello di Monticelli, infatti, ne sono rimasti soltanto uno ad Ascoli, alla ‘Casa della Gioventù’, e uno a San Benedetto. E proprio quest’ultimo potrebbe scomparire, restando così soltanto un hub operativo per tutta la provincia.
I dati
Il numero dei vaccini anticovid somministrati, fra l’altro, è diminuito moltissimo. Nel giro di qualche settimana, infatti, complice anche il fatto che ormai quasi tutti sono stati contagiati, almeno una volta, dal virus, e quindi la maggior parte della popolazione ha già il super green pass, si è passati da una media di 700 somministrazioni al giorno in ciascun centro vaccinale alle settanta di questo periodo. Inoltre, sempre il 31 marzo scadranno i contratti degli operatori, dai medici vaccinatori agli infermieri, che in questo momento stanno prestando servizio negli hub e che avevano un rapporto di lavoro a tempo determinato.
Le dosi ai bambini
Per quanto riguarda le vaccinazioni pediatriche destinate ai bambini di età compresa tra i cinque e gli undici anni, nei due centri dell’area vasta 5, appunto quello di Ascoli e quello di San Benedetto, si somministra mediamente una decina di dosi al giorno. Il calo, dunque, ha riguardato anche i vaccini per i più piccoli. A giorni se ne saprà di più ma la sensazione è che verrà smantellato l’hub di San Benedetto e resterà a disposizione della popolazione picena, per l’ultimo step della campagna vaccinale, solo quello di Ascoli.