ASCOLI – Non solo nel Fermano, ma anche nel distretto sanitario di Ascoli sono stati somministrati vaccini del lotto di Astrazeneca che ieri è stato sospeso dall’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco). Secondo fonti dell’Area Vasta 5 sarebbero 200 le dosi iniettate del prodotto sotto accusa per le reazioni avverse in Europa ed in Italia, negli ultimi due giorni.
A riceverle personale scolastico e membri delle forze dell’ordine che risiedono nel capoluogo e dintorni. Il lotto ABV2856, non è stato invece utilizzato nel distretto di San Benedetto. Al momento non risultano reazioni rilevanti nelle persone che hanno avuto il vaccino Astrazeneca, tranne due casi di febbri e dolori lievi.
Il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Av5 di Ascoli, Claudio Angelini getta comunque acqua sul fuoco: «Non dobbiamo creare allarme nella popolazione, perchè la sospensione di un lotto può avvenire per molti e diversi motivi. E quando si comprende che qualcosa non va nel prodotto, la somministrazione viene sospesa immediatamente».
I vaccini del lotto sotto esame da parte delle autorità, ad Ascoli è stato iniettato nella Casa della Gioventù, il centro polifunzionale del quartiere Pennile, vicino allo stadio Del Duca, dove nei mesi scorsi sono stati effettuati gli screening di massa. Per tutti i cittadini interessati è stata attivata la farmacovigilanza.
Oltre a 22 casi accertati di coaguli del sangue avvenuti in persone che vivono in Paesi nel Nord Europa, e che avevano ricevuto la dose del vaccino Astrazeneca, è sotto inchiesta in Italia la causa delle morte di un militare siciliano di 43 anni, al quale era stato iniettato il prodotto. Ma dall’Area Vasta 5 di Ascoli medici ed operatori ritengono poco probabile che ci sia un collegamento diretto tra il vaccino e il decesso dell’uomo.
Nelle Marche sono state somministrate 1750 dosi del lotto ABV2856, molte delle quali nel Fermano e nel Maceratese.
Intanto domani, sabato 13 marzo ad Ascoli la campagna vaccinale in corso, in prevalenza con vaccini della Pfizer-Biontech, si amplierà con l’attivazione del servizio presso il Palasport di Monticelli, che si trova davanti all’ospedale Mazzoni.
È da capire ora cosa si farà di tutte le fiale Astrazeneca che sono state già consegnate alla Regione Marche, e che nel Piceno sono per adesso stoccate a San Benedetto.