Ascoli Piceno-Fermo

Oltre venti tonnellate di rifiuti raccolte in mare: il Papa ringrazia i pescatori di San Benedetto. La marineria: «Santo Padre, venga a trovarci»

Il racconto dei protagonisti: «Facciamo solo il nostro dovere per rispettare l'ambiente e tutto ciò che ci circonda»

I pescatori di San Benedetto all'opera

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I pescatori della marineria di San Benedetto, nei giorni scorsi, sono saliti alla ribalta nazionale. Ciò grazie alle parole pronunciate da Papa Francesco, ospite su RaiTre a “Che tempo che fa”, la trasmissione condotta da Fabio Fazio.

Le parole del pontefice

Il pontefice, infatti, ha ringraziato i pescatori per aver promosso il progetto “A pesca di plastica”, affermando che «hanno preso ogni rifiuto dal mare per pulirlo, perché sentono che il mare è cosa loro: sono entrati in sintonia con la Terra e l’hanno curata. Buttare via plastica in mare è criminale, perché uccide la biodiversità, uccide la Terra, uccide tutto. Prendersi cura del creato è un’educazione che noi dobbiamo fare».

Il progetto

Tutto nacque tre anni fa, nel 2019, dalla collaborazione con Clean Sea Life e soprattutto dalla necessità di coprire un vuoto normativo che teneva in scacco i pescatori. Quando i marinai pescavano rifiuti in mare, infatti, non sapevano cosa farne, poiché questi rifiuti non erano equiparati a quelli spiaggiati, per cui li smaltivano a terra a spese loro, oppure li smaltivano irregolarmente ma venivano multati pesantemente. Per cui, in tanti li ributtavano in mare. Di conseguenza, grazie a questo progetto al quale hanno collaborato anche il Comune di San Benedetto, la capitaneria di porto e l’autorità portuale, alcuni pescatori raccolsero in mare tonnellate di rifiuti da smaltire poi in maniera regolare. L’iniziativa ebbe successo e nel 2020 è stata replicata, portando anche alla modifica della legge “Salva mare” da parte del Governo. Il progetto è ancora attivo e verrà riproposto anche quest’anno.

Il racconto dei pescatori

«La convenzione è ancora in corso e continuiamo a raccogliere rifiuti dal mare – spiega Pietro Ricci, pescatore sambenedettese che partecipò all’udienza papale nel gennaio del 2020 e che ha preso parte, in prima linea, al progetto -. Lo facciamo in silenzio, ma Papa Francesco ci ha voluto fare questo regalo di riportarla all’attenzione. Il nostro dovere lo facciamo sempre».  «Essere ringraziati pubblicamente dal Papa è stata un’emozione molto forte – prosegue un altro pescatore sanbenedettese, Nicola Bergamaschi -. Come marineria siamo davvero grati al pontefice e continueremo così per continuare a raccogliere rifiuti e mantenere pulito il nostro mare. Anzi, invitiamo ufficialmente il Papa a San Benedetto per venirci a salutare di persona».

Il sindaco

Anche l’amministrazione comunale garantisce supporto all’iniziativa. «Si tratta di un progetto validissimo e contiamo, come amministrazione comunale, di portare avanti la convenzione con la marineria, Picenambiente e gli altri enti coinvolti – spiega il sindaco di San Benedetto, Antonio Spazzafumo -, anche riguardo ad altre iniziative che abbiamo in animo riguardo alla salvaguardia dell’ambiente».

I risultati dell’iniziativa

In questi anni sono stati recuperati rifiuti per oltre venti tonnellate, di cui più del 20% potenzialmente riciclabili. Si sono adoperati quaranta pescherecci, alternandosi in mare nel corso delle rispettive uscite. Il 53% del materiale raccolto è plastica (tra cui buste, imballaggi alimentari, bottiglie, flaconi, piatti e bicchieri), il 13% tessile, l’11,5% metallo e gomma, il 4,6% vetro e il 4% si tratta di rifiuti misti. Il 34% del totale della plastica proviene dalla pesca: lenze, cime, galleggianti, reti perse o abbandonate, retine per l’allevamento delle cozze. Dalla navigazione deriva il 28% dei rifiuti, come latte metalliche di vernice, filtri e guarnizioni per i motori, cerate e stivali, guanti da lavoro, imballaggi alimentari.