OSIMO – Alla fine di maggio il sindaco annunciava l’emanazione di un’ordinanza che vietava l’installazione di antenne 5g sul suolo comunale. Il 21 ottobre è stata pubblicata la rinuncia a costituirsi in giudizio contro il ricorso proposto al Tar Marche dalla società telefonica contro il Comune di Osimo che ha negato le autorizzazioni per installare le antenne.
Il comitato Cittadini di Osimo e Ancona sud per una tecnologia sicura e consapevole oggi prende la parola: «Nel corso dei diversi incontri che abbiamo avuto, nei mesi scorsi, con il sindaco Simone Pugnaloni e l’assessore all’Ambiente Michela Glorio, ci era stato detto che l’ordinanza avrebbe impedito alle aziende di telefonia mobile di installare nuove antenne presso privati, in maniera tale da poterne limitare l’eccessiva proliferazione e da impiantarle esclusivamente in luoghi e spazi di pertinenza del comune e lontani da zone più popolate o trafficate. Inoltre sindaco e assessore si erano impegnati ad informare la cittadinanza in modo trasparente e completo sullo stato di avanzamento dei lavori nella predisposizione del Piano antenne a raggiungere nel più breve tempo possibile tutto il territorio comunale con la fibra ottica, dando informazioni tramite il sito del comune dello stato di avanzamento dei lavori. Ci saremmo aspettati quindi che, prima di prendere una decisione così grave, la Giunta l’avesse discussa con i cittadini, con i comitati di quartiere, con la Consulta Ambiente. Il fatto che ciò non sia successo ci lascia esterrefatti. L’emanazione di quest’atto poi è avvenuta in un momento nel quale l’attenzione dell’opinione pubblica è distratta dall’incombere dell’emergenza sanitaria. Riteniamo quindi di dover chiedere un incontro urgente con il sindaco, nel quale discutere delle ragioni di quest’atto, che ha tutta l’aria di essere un passo indietro della Giunta sulla linea di cautela rispetto all’installazione di antenne 5g sul territorio comunale e sullo stato di avanzamento dei lavori relativi alla fibra ottica».
Il sindaco Simone Pugnaloni ribadisce: «Abbiamo fatto tutto secondo le regole, la nostra ordinanza rispetta la legge dello Stato. È stato possibile bloccare l’installazione nella more del redigendo regolamento sulla localizzazione delle antenne del Comune. Proprio ieri è intervenuto lo Stato attraverso le Prefetture che annulleranno tutte le ordinanze perché non conformi alla legge che con decreto di luglio ha autorizzato il 5g ed esautorato i sindaci. Per fortuna Osimo è stata lungimirante perché ha emesso l’ordinanza proprio nelle more del redigendo regolamento, unica possibilità che il Prefetto accetta».