Attualità

A “caccia” di risorse

La Giunta comunale di Jesi ha istituito una nuova Unità organizzativa in Municipio con l'obiettivo di intercettare finanziamenti europei e ministeriali

Atrio del comune di Jesi
Atrio del comune di Jesi

JESI – Intercettare finanziamenti europei e ministeriali. È l’obiettivo prioritario della nuova Unità organizzativa istituita dalla giunta comunale all’interno dell’Area Servizi Tecnici.

«Non che Jesi fosse avulsa dall’essere già attiva sul fronte della progettazione comunitaria, tutt’altro, essendoci state positive esperienze al riguardo – specifica l’amministrazione -. Quello che però si è scelto di fare ora è individuare e definire sotto il profilo organizzativo e strutturale un unico Ufficio che si occuperà di tali funzioni in precedenza svolte in maniera non organica dai più diversi Servizi. Tale Ufficio si interfaccerà anche con il Sape – Servizio Associato Politiche Europee – costituito tre anni fa da Jesi, Ancona, Fabriano e Senigallia proprio con l’obiettivo di condividere le opportunità di finanziamento offerto dai programmi comunitari».

Di fatto tale struttura, acquisite le opportune conoscenze in materia attraverso un percorso di formazione ed informazione, spiegano sempre dal Comune, «dovrà attivarsi per individuare nel programma europeo di pertinenza una idea progettuale che possa rispondere alle esigenze del territorio e – una volta individuati i punti di forza di progetti già finanziati – tradurla in piani di azioni operativi. Qualora il finanziamento venga erogato, sarà questo stesso Ufficio a curare la gestione del progetto e la sua rendicontazione».  In questo percorso dovranno anche essere costruiti partenariati di area vasta per un più ampio coinvolgimento del territorio.

«Negli ultimi anni – rileva la Giunta – le istituzioni comunitarie e nazionali hanno manifestato un progressivo e crescente interesse nei confronti delle città, considerate quali motori di crescita e innovazione e attori chiave per raggiungere obiettivi della politica di coesione. In tal senso le città di secondo livello vengono individuate come veicoli privilegiati per l’implementazione di progetti di sviluppo equilibrato, coeso e sostenibile a cui affidare pacchetti di risorse comunitarie dedicate alle tematiche dell’innovazione tecnologica, della mobilità sostenibile, dei cambiamenti climatici, dell’inclusione sociale. Ragioni che spingono ad una organizzazione ben definita e all’attivazione di forme di collaborazione tra enti».