CASTELFIDARDO – La scuola è un mondo sempre in fermento dove l’entusiasmo dei bambini e la voglia di insegnare divertendo dei docenti spesso regala soluzioni creative e interessanti. A Marcelli di Numana, nella scuola primaria “Gianni Rodari”, ha avuto il via una curiosa iniziativa di educazione alla convivenza civile durante l’ora della mensa. I docenti, con l’aiuto degli insegnanti e di alcuni allievi dell’istituto tecnico industriale “Meucci” di Castelfidardo, hanno ricevuto in dono un semaforo che con i suoi tre classici colori modulerà il naturale gioco di voci dei bambini che durante l’ora del pasto amano rilassarsi e scherzare tra loro.
L’iniziativa
L’occhio vigile di Salvatore, questo è il nome che gli è stato imposto, sarà verde quando i toni risulteranno adeguati, arancione quando aumenteranno e rosso quando si raggiungerà la soglia del rumore vero e proprio. Grazie al semaforo intelligente gli allievi potranno autoregolarsi buttando l’occhio verso il piccolo semaforo che, in silenzio, dirà più di mille parole.
«Non rappresenta certamente un delegare a un oggetto il compito dei docenti, ma il semaforo è un sistema valido per aiutarli a far comprendere ai bimbi, senza alzare i toni, che un’atmosfera di relax e di simpatia renderà più gradevole il momento del pasto e della convivialità. Le regole sono alla base del vivere civile e Salvatore, il semaforo ispettore, aiuta, a modo suo, a far sì che vengano rispettate con un pizzico di giocosità e allegria. I bambini hanno accolto con entusiasmo l’idea e hanno festeggiato l’arrivo di Salvatore con canti, poesie e disegni con cui hanno rallegrato l’intero salone e hanno salutato i graditi ospiti», dicono i promotori.
Dietro l’idea ci sono l’ingegner Vinicio Barone, ideatore e “papà” del piccolo Salvatore e già protagonista di altri innovativi progetti, il collega Pierluigi Maggini, responsabile di sede dell’istituto di Castelfidardo “Meucci” e il professor Gabriele Calducci, che veste anche il ruolo di vicesindaco di Numana, che si è impegnato a far sì che il progetto andasse in porto nel migliore dei modi motivando i suoi studenti e insegnando loro che lavorare per la comunità è un onore e non un onere.