Si intitola “A te Donna” l’iniziativa web in programma oggi 8 marzo per la Giornata internazionale della donna, organizzata dal Comune di Ostra Vetere come gesto di vicinanza e di riflessione sulla ricorrenza. Prendendo spunto da un testo scritto da Santa Teresa di Calcutta, l’Amministrazione comunale ha riunito un’apologia dedicata a otto donne che si sono distinte per coraggio, forza, passione, dignità, volontà e intraprendenza con due video composti da quattro letture. Attraverso la voce di tre ragazze di Ostra Vetere, lettrici dei testi, si vuol condurre la riflessione sulla giornata dell’8 marzo come punto di partenza per ciascuna a determinarsi nella costruzione interiore per innalzare il valore intrinseco dell’essere donna e di riconoscersi tale.
Le protagoniste dei video sono Artemisia Gentileschi (8 luglio 1593-14 giugno 1653) giovane pittrice talentuosa, che all’epoca non poteva neanche avvicinarsi alle botteghe degli artisti. Subì un abuso da parte del suo maestro che lei ebbe il coraggio di denunciare a suo padre, ottenendo giustizia; Aung San Suu Kyi (19 giugno 1945 Birmania) Premio Nobel per la pace nel 1991, consegue gli studi all’estero e costretta a rientrare in Birmania per aiutare sua madre malata, si trova coinvolta nella difesa del suo popolo oppresso dalla dittatura. Si oppose al regime creando un nutrito movimento di suoi sostenitori ma tutto ciò le costò gli arresti domiciliari per ben 15 anni ma lei continuò a incoraggiare la sua gente e diffondere il messaggio di democrazia. Nel 2016 viene eletta leader del Governo ma a febbraio scorso è destituita da un colpo di Stato militare e posta di nuovo agli arresti domiciliari.
Protagonista delle letture, anche Mae C. Jemison, astronauta, ingegnere e medico (17 ottobre 1956 Usa), studia ingegneria chimica e parte volontaria per la Cambogia. Assunta nella NASA, fu la prima donna afro-americana a viaggiare nello spazio ma nonostante l’eccezionale esperienza e il successo conseguito, decise di licenziarsi per inseguire la sua vera passione: migliorare la situazione sanitaria impegnandosi soprattutto a promuovere una maggiore partecipazione delle donne afro-americane allo studio e alla pratica delle scienze; Maria Montessori medico ed educatrice (31 agosto 1870-6 maggio 1952) nata a Chiaravalle, apre tante scuole private a suo nome durante il fascismo perché interessata a risolvere il problema dell’analfabetismo e contribuisce a istituire le “Case dei Bambini”. Fu una tra le prime donne laureate in Italia ed è nota ancora oggi per l’applicazione del suo metodo in migliaia di scuole, fondato sullo sviluppo naturale della consapevolezza e responsabilità dei bambini senza imposizioni ed obblighi.
Millo Castro Zaldarriaga, percussionista (1922 Cino-cubana), sognava fin da piccola di suonare i tamburi, ma nell’isola dove viveva questa attività non era permessa alle donne. Un giorno il padre l’accompagnò a scuola di musica e l’insegnante rimase sbalordita dalla sua bravura tanto che iniziò a darle lezioni tutti i giorni. Assieme alla sorella fondò a Cuba la prima orchestra composta da sole donne, andando contro ogni pregiudizio, e divenne famosa in tutto il mondo; Nancy Wake, spia (30 agosto 1912-7 agosto 2011) nata in Nuova Zelanda, a soli 16 anni divenne un’agente segreto quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale si unì alla resistenza francese per combattere contro i nazisti. Nancy diede il suo contributo addestrando e organizzando i combattenti della resistenza. Ogni volta riusciva a sfuggire alla Gestapo ma presto si ritrovò in cima alla lista dei ricercati. Al termine della guerra ricevette moltissime onorificenze, fra cui anche quella di Cavaliere della Legion d’Onore dimostrando l’importanza del contributo femminile nelle vicende belliche. Non possono mancare tra le icone cui è dedicata l’iniziativa Ruth Bader Ginsburg giudice della corte suprema (15 marzo 1933 Usa). Ha sdoganato lo stereotipo secondo cui avvocati e giudici erano sempre uomini. Effettivamente Ruth si rese conto che era vero, ma pensò che non c’era motivo per il quale le cose non potessero cambiare. Così divenne un celebre avvocato che difendeva con successo i diritti delle donne. Divenne la seconda donna nominata giudice della Corte Suprema nella storia del suo Paese.
L’apologia si chiude con Wilma Rudolph, atleta (23 giugno 1940-12 novembre 1994 Usa) che da piccola si ammalò di poliomielite, non sapeva se sarebbe tornata a camminare ma la sua forza di volontà la portò a superare la sua limitazione e a 12 anni entrò nel mondo dello sport, prima in una squadra di pallacanestro a scuola, poi notata da un allenatore di atletica si avviò alla disciplina di velocista partecipando e vincendo moltissime gare. Nel 1960 a Roma, appena ventenne vinse tre medaglie d’oro, conquistando nuovi record mondiali. I video di questi esempi emblematici di Donne tenaci e determinate saranno disponibili nella pagina istituzionale del Comune (www.comune.ostravetere.an.it).