FERMO – Un protocollo d’intesa per sostenere le imprese marchigiane attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia e all’estero, anche mediante l’uso di piattaforme digitali, la realizzazione di iniziative promo-commerciali e di marketing, l’adesione a piattaforme di market place internazionali, la partecipazione all’EXPO DUBAI 2020 e la realizzazione di azioni di accompagnamento. A siglarlo, la Regione Marche e la Camera di Commercio delle Marche.
Fra le azioni messe in campo, grazie a un investimento di oltre 2 milioni e 900 mila euro, formazione e preparazione delle aziende ad importanti appuntamenti fieristici quali tra gli altri: CIBUS (Parma), CPM (Mosca), SANA (Bologna), The Big Five (Dubai), MICAM/LINEA PELLE/WHITE (Milano), Salone del Mobile (Mosca), BOAT SHOW (Dubai) e ancora incoming. Sarà data attuazione, inoltre, bando per la concessione di contributi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia e all’estero, anche mediante l’uso di piattaforme digitali che favoriscano il matching virtuale ed il relativo follow-up.
I bandi sono già on line:
–Bando fiere (primo semestre 2021)
-Bando fiere (secondo semestre 2021)
È quindi prevista l’organizzazione in occasione dell’EXPO 2020 di Dubai di iniziative da svolgersi dentro e fuori Padiglione Italia, per la valorizzazione e la promozione dell’immagine regionale e delle sue progettualità, favorendo nel contempo la partecipazione a piattaforme digitali internazionali. Garantita poi un’azione di supporto alle start-up innovative della regione Marche attraverso la partecipazione congiunta alla manifestazione SMAU di Milano del 2021. Verrà infine fornita attività di supporto alle produzioni di qualità del Made in Marche, anche mediante la pubblicazione di un bando per il sostegno della produzione del cappello, digitalizzazione e realizzazione di campionari innovativi.
«Questo è un momento importante – dice Mirco Carloni, vicepresidente della regione Marche -. Lo facciamo per le imprese, che si aspettano tanto da noi. Oggi, da Fermo, riparte una politica di sviluppo sui mercati esteri ferma da troppo tempo. Stiamo dando un segnale, un messaggio chiaro: le istituzioni sono tutte dalla stessa parte. Firmiamo un accordo storico, diamogli la giusta importanza, spieghiamolo alle imprese. C’è una strategia forte dietro questo protocollo, confronti anche accesi. Nelle Marche è mancata una visione strategica fino a oggi. È fondamentale l’apporto di tutti. Questo è il frutto di un lavoro in grado di dare risposte concrete. Abbiamo deciso, innanzitutto, di predisporre un programma condiviso e ambizioso di fiere, consentendo agli imprenditori di pagare solo la metà dei costi. Messi in campo, inoltre, contributi specifici su questo tema. Punteremo poi sull’expo di Dubai e investiremo risorse sulla digitalizzazione del nostro sistema economico. Svilupperemo accordi con grandi partners quali Amazon e Alibaba, mettendo in campo tante altre iniziative mirate per ciascun settore. La politica ha il compito di non perdere tempo. Dobbiamo restituire il gusto ai nostri imprenditori di fare il proprio lavoro».
L’export delle Marche è cresciuto del 3,3% nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sfiorando il 2,9 miliardi di euro. Un risultato leggermente superiore alla media italiana (+2,6%). «È una performance senza dubbio incoraggiante visto che si riferisce ai mesi in cui eravamo in piena pandemia e sulla quale cominciare a costruire la piena ripresa – dichiara Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche -. È evidente che la crisi del distretto calzaturiero continua a farsi sentire e dobbiamo evitare che diventi cronica. Credo sia arrivato il momento che diventi una ‘questione nazionale’, perché ci possano essere sostegno e risorse sufficienti. Al contrario, saremo costretti solo a misure emergenziali». Grande soddisfazione, pertanto, per l’accordo siglato con la Regione per l’internazionalizzazione delle imprese. «Siamo costantemente al fianco dei nostri imprenditori», rimarca Sabatini.
I flussi in uscita del settore tessile-abbigliamento-calzatura marchigiano si sono ridotti dell’11,3% (-58 milioni nel trimestre), mentre sono in crescita tutti i comparti della metalmeccanica (+27%), con la produzione di macchinari che si conferma il settore con la maggior vocazione all’estero (+20,8%), quelli del mobile-arredamento (+12,4%), dell’agroalimentare (+9,6%) e dei prodotti chimici (+40%). Un discorso a parte meritano la nautica e il farmaceutico, i cui exploit sono generati da situazioni contingenti passando da 14 a 53 milioni.