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Acqua non potabile: “Sveglia fabrianesi” interroga il sindaco di Fabriano

A luglio e ottobre di quest’anno, la linea acquedottistica Fab28 via Martiri di Kindù a causa del superamento del parametro di Escherichia Coli e Coliformi, ha determinato un’emergenza di alcuni giorni per circa 5mila persone

L'autobotte alla Mazzini in occasione della crisi idrica

FABRIANO – Doppia non potabilità dell’acqua in zona Borgo a Fabriano, il comitato di cittadini Sveglia Fabrianesi “interroga” il sindaco, Gabriele Santarelli. Si chiede, in ossequio alla trasparenza, di rendere pubbliche le analisi.

A luglio e ottobre di quest’anno, la linea acquedottistica Fab28 via Martiri di Kindù a causa del superamento del parametro di Escherichia Coli e Coliformi, ha determinato un’emergenza di alcuni giorni per circa 5mila persone. Non hanno potuto bere l’acqua del rubinetto e sono stati costretti a recarsi nei punti di distribuzione allestiti in tutta fretta. O a comprare l’acqua nei supermercati. In molti hanno avanzato la richiesta che il disagio potesse comportare un risparmio nelle due bollette di riferimento.

Il comitato Sveglia Fabrianesi ha deciso di protocollare una sorta di interrogazione indirizzata al primo cittadino partendo dal presupposto che, a loro giudizio, i tempi susciterebbero alcuni dubbi fra l’ordinanza del sindaco e l’effettuazione delle analisi, con i relativi risultati.

Per questo «si chiede che vengano resi noti i criteri di analisi messi in atto per determinare la non potabilità delle acque; quanto tempo prima della comunicazione sono stati effettuati i prelievi e conseguentemente dopo quanto tempo sono stati messi a disposizione i risultati di dette analisi alla Multiservizi; quali criteri sono stati utilizzati per il prelievo delle acque per poter effettuare le seconde analisi; quanto tempo è intercorso tra il prelievo, l’esito e la relativa comunicazione da parte dell’Asur della ritrovata potabilità delle acque; quali siano state le cause dei due eventi così ravvicinati e se le stesse siano state risolte in modo definitivo dalla Multiservizi; che vengano consegnati e resi noti i documenti (atti pubblici) relativi alle analisi sia di luglio che di ottobre».

Una sfilza di richieste alle quali si attende risposta, in quanto «la nostra convinzione è che argomenti di questa rilevanza non debbano essere trattati con superficialità e che la cittadinanza abbia il diritto a un’informazione chiara e, soprattutto, corretta su questi due eventi».