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Acquambiente approva il bilancio e guarda a grandi investimenti

Nonostante la pandemia, non si è mai fermata l’attività della multiutility dei comuni di Filottrano, Numana, Sirolo e Cingoli, impegnata nella gestione del ciclo idrico integrato

Il taglio del nastro da parte del sindaco Roberto Ascani accanto ai vertici di Acquambiente e alle autorità
Il taglio del nastro da parte del sindaco Roberto Ascani accanto ai vertici di Acquambiente e alle autorità

FILOTTRANO – Nonostante la pandemia, non si è mai fermata l’attività di Acquambiente Marche, la multiutility dei comuni di Filottrano, Numana, Sirolo e Cingoli, impegnata nella gestione del ciclo idrico integrato. Il bilancio sociale quest’anno non è stato presentato al pubblico a causa delle restrizioni dovute al Covid-19 ma comunque riassume, con fatti e numeri, gli impegni e i risultati ottenuti nel 2019 in campo ambientale, economico e sociale nei quattro Comuni soci e anticipa le linee guida degli interventi futuri, tra cui spicca il progetto l’Anello dei Sibillini che permetterà di risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico delle Marche centro-sud. Nei prossimi anni l’azienda sarà impegnata nella realizzazione del completamento dell’impianto di adduzione con il prolungamento della condotta fino a Civitanova Marche e la realizzazione di un grande serbatoio a Monte Colombo a Sirolo. Acquambiente Marche, assieme ad altre multiutility del territorio, estenderà quindi il suo campo di azione per portare nelle case dei marchigiani un bene prezioso come l’acqua.

Per Acquambiente Marche una sana gestione economica è da sempre accompagnata da una forte attenzione per l’ambiente, in particolare per quanto concerne quello idrico. L’obiettivo che fin dalla sua nascita viene sempre portato avanti è di garantire ai soci e agli utenti la distribuzione di un’acqua per usi potabili sempre migliore e investire le risorse economiche nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie che migliorino i rendimenti, la produzione e la depurazione idrica. Nel 2019 sono stati prelevati nove milioni e 565mila mc di acqua potabile, quasi un milione in più rispetto al 2018 per un’immissione in rete di otto milioni e 813mila mc. Particolare attenzione è stata rivolta alla qualità dell’acqua con 922 controlli tra prelievi ed erogazione e a tal proposito si sta lavorando, in collaborazione con il Ciip Vettore di Ascoli Piceno, l’Atac Civitanova e l’Asite di Fermo, alla realizzazione di un laboratorio di analisi interno. In questo modo si potranno abbattere i costi ed estendere il servizio ad altre aziende del settore.

«Acquambiente Marche pone da sempre al centro della propria attività l’attenzione all’utente. In ragione della sua origine e della sua mission di azienda interamente pubblica e fortemente radicata nel territorio, ha voluto essere sempre più vicina alle sue esigenze reivenstendo le risorse disponibili in opere necessarie a migliorare il servizio e mantenendo un livello tariffario sostenibile, inferiore alla media del settore, sempre più trasparente e verificabile con un attento controllo di gestione- afferma il presidente Massimo Palazzesi -. Abbiamo puntato molto sulla qualità del nostro prodotto principale, l’acqua potabile da far arrivare nelle case di tutti, ma anche sulla qualità della organizzazione produttiva e dei suoi processi nel pieno rispetto della sicurezza, della salute e dell’ambiente».

Tanta attenzione verso la risorsa idrica e il processo di depurazione viene confermata anche dai numerosi investimenti realizzati negli ultimi anni: proprio nel 2019, ad esempio, sono partiti i lavori di ampliamento del depuratore di Villa Poticcio a Castelfidardo terminati quest’anno con l’inaugurazione dello scorso 24 settembre. Un intervento costato sette milioni e 320mila euro che si era reso necessario per trattare una maggiore quantità di acque reflue con relativo vantaggio per l’ambiente e soprattutto per la vicina costa. L’azienda ha puntato molto anche alla riduzione dei fanghi di scarto che vengono conferiti in discarica ricorrendo a processi sempre più all’avanguardia. Il lavoro portato avanti dai 45 collaboratori di Acquambiente Marche consente ogni anno di assicurare tariffe congrue raggiungendo contemporaneamente l’obiettivo del pareggio di bilancio e a proposito dell’aspetto economico del bilancio sociale nel 2019 il valore aggiunto creato e distribuito è stato di cinque milioni e 252mila euro mentre il risultato netto di esercizio è stato di 483mila euro, appena al di sotto rispetto al 2018 a causa dei recenti provvedimenti dell’Arera che stanno diminuendo i margini per le aziende e vincolando i ricavi. Sono comunque aumentati i ricavi di vendita di circa 600mila euro ed è rimasto positivo anche il reddito operativo che si attesta su un milione e 119mila euro. Gli investimenti ammontano a un milione e 802mila euro e sono serviti per la realizzazione di nuove condotte idriche e fognarie, in particolare in alcune frazioni di Cingoli e Filottrano.