ACQUASANTA TERME – Manca sempre meno per il Carnevale di Acquasanta Terme. Dopo lo stop causato dalla pandemia, tra qualche giorno torneranno le iniziative del Carnevale storico, uno dei più caratteristici del territorio piceno.
Cronologicamente è il secondo dopo quello di Fano, ad avere origini antichissime e vede il suo momento clou con il Corteo degli Zann’ del Garrafo in programma sabato 18 febbraio. Ad accompagnare la sfilata supercolorata, che arriverà fino a Pozza, saranno la musica degli organetti, le danze popolari e i diversi piatti preparati dagli abitanti del posto.
L’annuncio ufficiale del ritorno dell’evento che più di altri è nel sangue degli acquasantani e non solo, arriva dal sindaco, Sante Stangoni: «Torna un evento importante che tre anni fa, prima della pausa a causa del Covid, richiamò oltre 1000 persone da tutta la Regione – ha affermato il primo cittadino -. L’auspicio è che si riparta da dove abbiamo interrotto e che si possa crescere sempre di più come popolarità, folklore ed interesse culturale, per portare il pomeriggio del 18 Febbraio, sempre nuovi visitatori alle frazioni di Pozza e Umito».
Il Carnevale
I festeggiamenti si svolgono nelle due frazioni di Acquasanta, Pozza e Umito e costituiscono lo scenario di uno dei più antichi e caratteristici carnevali della regione Marche, il Carnevale degli Zanni. ll nome è legato rimanderà ad una delle figure più famose della Commedia dell’arte del XV secolo, derivante dal diminutivo dialettale veneto\lombardo del nome Gianni.
Da questa maschera nei secoli successivi sono poi derivate altre maschere come Brighella, Arlecchino e Pulcinella. La festa, che si svolge il sabato precedente al martedì grasso, ha fatto sì che il loro carnevale e le tradizioni ad esso legate, si siano mantenute intatte negli anni. A partire da 2011, quello degli “Zanni” è entrato a far parte dei carnevali storici del Piceno insieme a quelli di Castignano, Offida ed Ascoli Piceno.
Tutto ha inizio verso l’ora di pranzo dal piccolo centro di Umito, per perrcorrere l’unica strada che arriva fino a Pozza, facendo soste lungo il percorso per cantare, ballare e gustare vivande e vino che gli abitanti del paese preparano e offrono ai viandanti.
Tappa obbligatoria è il Cimitero Partigiano Internazionale, luogo simbolo della Resistenza per gli abitanti di queste zone. In questo cimitero riposano infatti i 26 partigiani caduti l’11 marzo 1944 durante una sanguinosa battaglia tra i partigiani e il battaglione tedesco della Sesta Compagnia Brandenburg, in cui combatterono, molti abitanti della zona.
Balli e danze sulle note degli organetti per un Carnevale all’insegna del folklore e delle tradizioni.