ANCONA – Per il Comune le scuole sono sicure e i ragazzi possono frequentare regolarmente le lezioni. Dopo le forte scosse di terremoto di mercoledì, il Comune non ne ha predisposto la chiusura. «L’epicentro era più distante rispetto alle scosse dei mesi precedenti – assicura Tiziana Borini, assessora alle Politiche Educative – e anche l’intensità è stata inferiore, quindi non c’erano i presupposti per la chiusura preventiva delle scuole. La chiusura avrebbe solo creato allarmismo e alimentato il panico. Se avessimo rilevato un possibile rischio, le avremo sicuramente chiuse».
Borini sta monitorando la situazione degli edifici scolastici insieme all’assessore Stefano Foresi. «Siamo in costante contatto con i dirigenti scolastici – continua – e non sono arrivate segnalazioni di danni, ad eccezione di alcuni genitori preoccupati per una crepa nella scuola primaria Pietralacroce. Subito i tecnici hanno fatto i dovuti controlli, ma si trattava solo si una filatura e quindi il danno non è strutturale».
Giovedì mattina, dunque, i ragazzi sono tornati tra i banchi, anche se c’è stato un lieve calo di presenze nella scuole dell’infanzia Aporti e Regina Margherita, «ma bisogna considerare che sono giorni in cui molti bambini sono ammalati con l’influenza. In tutte le altre scuole la situazione era regolare e i ragazzi hanno frequentato le lezioni. In particolare, negli asili nido non è stato registrato un calo di frequenze. Anche il numero dei pasti dimostra che c’è stato solo un piccolo calo: giovedì sono stati somministrati 2625 pasti agli studenti, mentre il 17 gennaio, il numero dei pasti era 2800».
VULNERABILITA’ SISMICA – Presto partiranno le verifiche di vulnerabilità sismica in circa 40 scuole e il Comune sta predisponendo il bando. Nel frattempo, le scuole che negli ultimi anni hanno avuto interventi di adeguamento sismico sono: il plesso Leopardi (che ospita anche le classi delle Antognini), le Socciarelli (ampliamento delle Collodi), Volta di Collemarino, Elia, La Gabbianella, Savio, Piaget, la primaria Levi e l’infanzia La Giostra a Montesicuro. Nelle scuole Rodari, Ginestra e Faiani sono stati invece eseguiti lavori non strutturali, finanziati dal Ministero.
Dalla scosse del 30 ottobre fino a oggi sono stati eseguiti degli interventi in undici scuole per una spesa di 200mila euro: Marconi, Fermi, Dante Alighieri, Donatello, Sabin, Verne, XXV Aprile, Tommaseo, Podesti, Ulisse di Passo Varano e Peter Pan di Candia. “Il Comune è intervenuto dopo alcune segnalazioni, ma erano tutti interventi non strutturali. Chiuse solo le Mercantini che hanno bisogno di un intervento per poterle riaprire”.