OSIMO – Plotina, moglie di Traiano, è visibile a tutti nel museo archeologico di Osimo. La preziosa statua dell’imperatrice, risalente al 100-150 d.C., scoperta a giugno durante i lavori di restyling della base del municipio di Osimo, è stata ripulita e adesso può essere rimirata all’interno del museo nel palazzo Campana in pieno centro storico.
Ammirandola, si potrà intraprendere un “viaggio” nella Osimo antica. Dalla pulizia della statua, infatti, è emerso che fungeva da acquasantiera prima nella chiesa di Santa Maria dell’Assunta, poi della piazza inaugurata al culto nel 1604. Nel basamento sono incise lettere romane, probabilmente indicazioni della provenienza del blocco, e sono stati rinvenuti resti di pittura.
Con il tempo il Comune prevede di ritrasferirla sotto le logge, museo a cielo aperto ormai, custodita da una teca. Il costo dei lavori sull’area sfiora i 100mila euro e prevedono un pavimento trasparente, un sistema di illuminazione e areazione, e da ultimo il restyling del locale adiacente l’edicola per ospitare appunto la statua di Plotina. Scavando ancora sotto il loggiato comunale fino a raggiungere i due metri e mezzo di profondità, è emersa la pavimentazione in lastricato del foro romano tanto ricercato, lo strato su cui poggia la chiesa di Santa Maria dell’Assunta e poi della Piazza inaugurata al culto nel 1604 con tanto di ossa umane.