OSIMO – Si è spento questa mattina 25 aprile all’età di 63 anni il medico Aniello Foria, bandiera della Robur Basket di cui è stato prima giocatore e poi medico sociale. Titolare del centro di fisioterapia Kinesis, era stato anche consigliere comunale e poi assessore allo sport dal 1999 al 2001 nella prima giunta Latini.
Lo scorso febbraio il dottor Foria aveva lasciato il proprio ambulatorio medico dopo aver scoperto di essere affetto da una grave malattia. Primogenito di una famiglia napoletana trasferitasi ad Osimo negli anni ‘60, il dottor Foria – per tutti Nello– aveva iniziato a giocare a basket da piccolissimo nel campetto di Santa Lucia, per poi debuttare in prima squadra a 18 anni e diventarne il capitano a 21. Il suo amore per la pallacanestro e per la Robur proseguirà poi nei primi anni ‘90 con il ruolo di medico sociale della squadra.
Sarà anche lui protagonista degli anni d’oro del basket osimano, quelli targati Alessio Baldinelli. Nello Foria fece parte della storica cavalcata vincente che portò la società del presidente Roberto Bartoli dall’anonimato della serie C alla ribalta nazionale della Legadue. Fu determinante nel recupero prodigioso di Oscar Chiaramello, vittima di uno stiramento al polpaccio appena sei giorni prima della finale play-off contro Sassari, di cui fu poi assoluto protagonista in gara due.
Il G.S. Robur Basket Osimo con un messaggio di cordoglio ne ricorda il grande esempio di attaccamento e passione. «Ricordiamo Nello non solo come medico sociale ma anche come giocatore – scrive la società osimana – con ben 2153 punti realizzati, risultando il settimo marcatore di tutti i tempi». Dopo le recenti scomparse di Rolando Giorgi e Roberto Pierpaoli, se ne va un altro pezzo di storia del basket di Osimo.
Medico internista particolarmente apprezzato sia sotto l’aspetto professionale che per la grande umanità, Foria si era specializzato nella medicina olistica e nell’agopuntura cinese. Tantissimi i messaggi di addio comparsi su facebook da parte dei suoi pazienti, ex giocatori e tifosi, stretti attorno al dolore dei familiari. Lascia la compagna Anna, i figli Federico e Samuele, la sorella Rita e il fratello Sergio.