SENIGALLIA- Attilio Corleoni, per tutti Lillo, si è spento all’alba di questa mattina in una camera dell’Ospedale di Senigallia. I funerali saranno celebrati domani, sabato 22 luglio, alle 10:30 nella Chiesa Santa Maria del Porto. Titolare di “Lillo, articoli da regalo”, in città era conosciuto da tutti come il re dei casalinghi. Nel 1963 ha aperto un negozio in via Carducci, lo stesso che ha retto alla crisi e che è riuscito a rinnovarsi con il passare del tempo. Da qualche tempo, in negozio ad aiutarlo c’era spesso il figlio minore Enrico, Lillo
passava qualche ora al giorno, si sedeva sulla panchina di fronte all’ingresso e s’intratteneva con clienti e commercianti del Rione Porto dov’era diventato un punto di riferimento per tutti. Un via vai composto di persone quello che c’è stato per tutta la giornata di oggi nell’obitorio dell’Ospedale di Senigallia dov’è stata aperta la camera ardente. A ricordare il commerciante, è stato anche il sindaco Maurizio Mangialardi: «Con grande dispiacere ho appreso della scomparsa di Attilio Corleoni, storico commerciante di via Carducci. Lillo è stato per me un grande punto di riferimento quando decidemmo di avviare il processo di riqualificazione di quel brano di città. Con lui ho sempre avuto un confronto serio, che magari a volte ci ha visto su posizioni e idee diverse, ma che è stato sempre caratterizzato da grande e reciproca onestà intellettuale e, cosa che più conta, dalla volontà di perseguire insieme il bene comune di Senigallia. Se oggi via Carducci rappresenta una delle zone più suggestive della città, capace di attrarre eventi e prestigiose attività commerciali, il merito è anche suo. In questo senso, in un periodo dove spesso si tende a esasperare la critica fine a sé stessa, Lillo resterà un esempio di come ogni cittadino possa contribuire a migliorare la città, partecipando con passione e competenza alla vita sociale. A nome mio e di tutta l’Amministrazione comunale, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia». Dopo la cerimonia funebre la salma verrà cremata. Lascia la moglie Eliana, i figli Federico, Enrico, le nuore ed i nipoti.