PESARO – Affidopoli, la consigliera Giulia Marchionni attacca l’ex sindaco Matteo Ricci.
«Quando ho letto: “Ricci rompe il silenzio“, mi sono detta “oh, finalmente!”. Poi ho letto le parole dell’europarlamentare del PD e ho capito che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Addirittura stavolta si lancia in un complicato meccanismo per cui vorrebbe applicare il modello affidopoli – Pesaro fuori dei confini cittadini. E come se non bastasse stare quotidianamente sulle cronache locali per le inchieste sugli affidamenti ad associazioni orfane di personale e bilanci, ecco la geniale trovata del neo eurodeputato Ricci: rispolveriamo la favola del bypass ferroviario».
Per la consigliera d’opposizione «è un’idea malsana dell’ex sindaco Ricci che spaccherebbe in due la città di Pesaro.
Un’opera folle, tanto da fare impallidire il Muro di Berlino e passare alla storia come un vero e proprio esperimento di vivisezione urbana, capace solo di arrecare danni irreversibili per i quartieri residenziali di Pesaro e gli operatori economici del turismo tra Fano e Marotta. Ora, nonostante il maldestro tentativo di Ricci di oscurare il tema degli affidamenti “libertini” con il tema degli arretramenti, credo valga la pena ricordare all’europarlamentare che mentre il bypass avrebbe fatto contento lui – e magari i suoi supporter pentastellati – la nuova linea ferroviaria arretrata, pensata e voluta dalla Regione Marche, trova l’unanime sostegno di tutti i sindaci della costa, da nord fino a San Benedetto del Tronto, allo stesso tempo disgustati dalla soluzione bypass per la sola città di Rossini.
D’altronde da chi parla della ferrovia adriatica attraverso slogan, facendola diventare un maldestro escamotage per deviare l’attenzione dall’inchiesta che tanto sta indignando gli animi dei cittadini pesaresi, non possiamo aspettarci che si metta a studiare ciò che il bypass – ipotesi scongiurata sul nascere dalla Giunta Acquaroli – avrebbe significato davvero per la nostra regione: una pietra tombale sull’alta velocità, non solo per Pesaro, ma per tutte le Marche, con l’aggravante di vedersi sfrecciare dentro casa e tra le nostre spiagge migliaia di treni merci provenienti dai Porti del sud Italia».